Nessun sequestro e nessun ordine di sospendere i lavori da parte della Polizia Municipale di Melendugno nei confronti di Tap, in merito ai sondaggi idrogeologici che la multinazionale sta effettuando sul territorio di San Foca in cui dovrebbe approdare il gasdotto. Si è trattato soltanto di una verifica amministrativa delle autorizzazioni in possesso di Tap che quindi potrà proseguire nei prossimi giorni con i suoi saggi lungo il percorso a terra del gasdotto.
«I sondaggi, interrotti per la pioggia battente nel pomeriggio di ieri, riprenderanno dunque già oggi, se le condizioni meteo lo consentiranno. » Da Via Templari ne sono certi e non lasciano trapelare alcuna difficoltà, a differenza di qualche rumors che ha echeggiato nella giornata di ieri secondo il quale la Polizia Municipale di Melendugno avrebbe interrotto i lavori di ricognizione idrogeologica del sottosuolo nella zona dell’approdo per carenza documentative.
In effetti una contestazione c’è stata, ammettono da Tap, contestazione in ordine all’assenza della Comunicazione di inizio di attività di edilizia libera. Tuttavia per il colosso del gas la documentazione richiesta non doveva essere assolutamente fornita, perché non prevista. «Si tratta di una contestazione infondata: per lo svolgimento dei sondaggi geognostici si legge nel comunicato di Luigi Quaranta Senior, Media Advisor di Tap – la legge non richiede alcun obbligo di ottenere permessi dalla pubblica amministrazione. Occorre invece l’autorizzazione del proprietario del suolo nel caso in cui i sondaggi debbano essere effettuati da soggetto diverso dal proprietario. Nella specie, sussistendone le condizioni di legge (trattandosi di infrastruttura energetica ed essendovi più di venti proprietari interessati) Tap ha potuto ottenere il 30 maggio scorso un Decreto Prefettizio che autorizza l’accesso nei fondi interessati al fine di compiere le previste indagini e che è stato, come prevede la legge pubblicato nell’Albo pretorio del Comune di Melendugno. Tale pubblicazione avviene a cura del Comune stesso e sostituisce a tutti gli effetti le comunicazioni o notificazioni previste ordinariamente. Ciònonostante e per sole ragioni di «buonvicinato» Tap ha deciso di effettuare la richiesta comunicazione»
Insomma tutto chiarito con la Polizia Municipale melendugnese a detta di Tap, proprio nel giorno dell’audizione dei sindaci salentini dei comuni rivieraschi interessati presso la a V Commissione della Regione Puglia dinanzi al Presidente della Giunta Nichi Vendola ed agli assessori Angela Barbanente e Lorenzo Nicastro.
Chissà che non sia questa la sede in cui il Governatore, magari perchè incalzato dalle opposizioni di Via Capruzzi , non spieghi definitivamente come e perchè San Foca non debba considerarsi ancora la location di approdo del gasdotto, dal momento che altri siti potrebbero essere individuati.
Inutile negare che ciò rappresenterebbe una novità anche per il Governo Italiano, stando almeno alle parole del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, De Vincenti, secondo il quale la marina di Melendugno sarebbe la sede migliore per l’opera energetica strategica di inizio secolo, opera che parte dall’Azerbaigian e che arriva in Europa passando dal Salento e che garantirebbe l’autosostentamento energetico di buona parte del Vecchio Continente.
Possibile anche che la Commissione di oggi si riveli una bolla di sapone. Chissà, bisogna aspettare il primo pomeriggio, nelle ore in cui Tap – tempo permettendo – proseguirà con i suoi sondaggi idrogeologici.
