Il Commissario Silletti prova a stemperare:’Eradicazione selettiva nel cordone sanitario’

La decisa posizione del commissario Silletti nell’intervista rilasciata a Leccenews24:’750 km quadrati di desertificazione? Falso! Alcune notizie non corrispondono al vero.Taglieremo solo gli ulivi infetti nel cordone fitosanitario’.

«Sono preoccupato anch’io e capisco perfettamente la preoccupazione dei salentini, ma il piano che ho presentato al Ministro Martina e che sarà approvato nei prossimi giorni è al momento la risposta migliore al problema xylella». Esordisce così Giuseppe Silletti, Commissario Straordinario nominato dal prefetto Gabrielli, capo della Protezione Civile, e chiamato a risolvere un problema che sembra avere i tratti della epocalità. In tanti, durante queste ore, pur nel rispetto della figura autorevole di Silletti, soprattutto dal modo della politica, stanno provando a ribaltare il tavolo, poiché la paura di un taglio massiccio degli olivi incute terrore in una zona che del turismo fa uno dei suoi punti di forza e che nell’olio vede una punta d’eccellenza del comparto agroalimentare.

Bisogna essere sinceri, però, fino ad ora, nei lunghi mesi che hanno preceduto l’intervento di Silletti, è stato fatto poco, anzi, nulla, per affrontare e risolvere il problema del batterio killer. Poi, una volta che si è conosciuto il piano che il commissario ha presentato al Governo per ottemperare ad una direttiva comunitaria ed evitare la pericolosissima e salatissima infrazione, tutti a strapparsi le vesti, tutti a dire che in gioco c’è il futuro ed il destino del Salento. Ci sarebbe da chiedersi: ma fino ad ora cosa si è fatto? Fino ad ora come ci si è mossi? Fino ad ora la politica dov’era?

Ai nostri microfoni, il commissario rassicura il territorio: «Ho sentito parlare di 750 Km quadrati di desertificazione. Falso. L’eradicazione sarà selettiva e riguarderà soltanto gli ulivi infetti nella zona del cordone fitosanitario. Se poi scopriremo che altre specie vegetali sono intaccate dalla xylella, e ciò sarà confermato dai fatti, estenderemo eventualmente l’eradicazione anche a quelle specie». Insomma, stando alle parole di Silletti, nessun pericolo desertificazione, ma l’obbligo di rispondere ai diktat dell’UE che, fino ad ora, non ha visto nessuna azione concreta per risolvere il dilemma e teme che il contagio si diffonda a macchia d’olio.

«Il mio compito è quello che mi è stato affidato dal prefetto Gabrielli – conclude Silletti – e riguarda esclusivamente l’attivazione del cordone fitosanitario. Certo, il problema è serio a sud di quel cordone, ma lì, è giusto che si sappia, che ad intervenire sono chiamati i privati. La nostra azione potrebbe essere di supporto solo in qualche punto nevralgico».

Nel frattempo, questo pomeriggio l’Associazione Produttori Olivicoli e il CAACOPAGRI di Brindisi hanno tenuto un convegno informativo presso l’Aula Magna dell’IISS “De Marco-Valzani” di San Pietro V.co (Br) sulla xyella fastidiosa negli uliveti del Salento, analizzando i rischi della diffusione nell’area brindisina. Sono intervenuti: Giuseppe Agnusdei, tecnico Apo Op, che ha parlato degli adempimenti di sicurezza in agricoltura e l’acquisizione del patentino da trattorista; l’agronomo Giovanni Bramato (direttive comunitarie per i nuovi Psr); il dott. Serafino Faggiano, consigliere dell’Ordine dei Dottori agronomi e Forestali della provincia di Brindisi. Conclusioni affidate al Dott. Fabio Ingrosso, vice-presidente vicario Regionale COPAGRI.