Il destino della 275 sembra affidato alle voci di palazzo. L’editoriale di Biagio Ciardo

Biagio Ciardo (Promotore del Comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita) spiega quali potrebbero essere i sette errori ai quali Anas andrebbe incontro se non rispettasse l’impegno di realizzare il raddoppio della Maglie-Leuca.

Venti giudizi favorevoli per il raddoppio dell’iter durato oltre venti anni, la sottoscrizione di un accordo interistituzionale che ha modificato il tracciato solo nella parte finale, gli impegni recentemente assunti dal Governo: tutto ciò pare non sia bastato. Il destino della 275 sembra affidato alle voci di palazzo.  La stanza dei bottoni di ANAS non riesce a trovare il bandolo della matassa che lei stessa ha creato, rischiando di far tornare indietro di oltre due decenni lo stato dell’arte di questa infrastruttura.
  
Le delibere del Cipe, quelle regionali, le dichiarazioni ufficiali del Governo in Parlamento, gli atti del procedimento amministrativo, i 288 milioni destinati al Salento, rischierebbero di sparire  in un colpo dinanzi all’imbarazzante incompetenza di ANAS. In altre circostanze già la popolazione del Capo di Leuca si è fatta sentire e, anche davanti alle indiscrezioni che stanno circolando in queste ore,  non mancherà di organizzarsi in ogni sede per rivendicare il diritto di decidere della propria sicurezza  e del proprio sviluppo, liberandosi dalla logica dell’etero direzione.
  
Nessuno può permettersi, comodamente seduto in qualche stanza romana, di depennare dal futuro del Salento il diritto alla sicurezza, alla vita e alla mobilità, magari favorendo  altri territori a nord d’Italia.
  
Sorgono, però, evidenti alcune domande rispetto al comportamento di ANAS.

  1. può  l’ente pubblico venire meno agli impegni istituzionali sottoscritti con il Governo, Regione Puglia e Provincia di Lecce?
  2. può ANAS ignorare tutti i giudizi amministrativi favorevoli al raddoppio?
  3. può eliminare la 275 dalle opere strategiche benché questo sia stato deciso dal Cipe?
  4. può spostare le risorse destinate a questa opera a vantaggio di  altre infrastrutture in altre zone d’Italia?
  5. può non tenere conto dei fondi stanziati dalla Regione Puglia?
  6. può permettersi di sprecare denaro pubblico con una decisione che darebbe vita ad una serie di contenziosi per risarcimento danni milionari?
  7. può  il management dell’ANAS decidere in senso negativo non esponendosi al danno erariale?  Ed infine può mai permettersi di ignorare la volontà popolare che chiede a gran voce la realizzazione della 275?

Queste sette domande sono sette errori capitali ai quali ANAS andrebbe incontro se non rispettasse l’impegno di realizzare il raddoppio della Maglie-Leuca.
  
Chi si batte da decenni per questo obiettivo non rimarrà né oggi né domani silente davanti a chi vorrebbe interrompere il percorso della strada maestra.
  
L’editoriale di Biagio Ciardo (Promotore del Comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita)



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