Il futuro alla portata di tutti, la Politica di Coesione 2014-2020 sarà più ‘inclusiva’

Stamattina è stato illustrato – presso la sala workshop del Museo Storico della Città di Lecce – il Programma Operativo Regionale, che vedrà una forte interazione tra i Fondi FESR ed il FSE.

Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La strategia Europa 2020 – adottata dal Consiglio Europeo – punta soprattutto a questo. Un modello che miri a superare la crisi economica migliorando, al contempo, le condizioni di contesto sociale. Occupazione, Ricerca e Sviluppo, Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica, Istruzione, Lotta alla povertà e all'emarginazione. Nel ciclo della programmazione la Puglia si trova, purtroppo, nelle regioni meno sviluppate (ovvero con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE). Ciò consente, dunque, di fruire delle ricadute territoriali degli investimenti derivanti dai PON (Programmi Operativi Nazionali). E nella predisposizione del Programma Operativo Regionale (POR) ha scelto di realizzare una forte interazione da il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) ed il FSE (Fondo Sociale Europeo). I dettagli sono stati sciornati "Asse per Asse" stamattina nei locali del MUST di Lecce all'interno dell'incontro dal titolo "Il futuro alla portata di tutti". 

Presenti, infatti, vari esponenti del governo regionale a partire dall'Assessore allo Sviluppo Economico, Lorendana Capone. In particolare, l'Assessore al Welfare Salvatore Negro si è soffermato sulla misura del RED (Reddito di Dignità), focalizzando l'attenzione sulle difficoltà di determinate famiglie. "Spesso – rivela – le richieste provengono da persone acculturate, con diplomi e lauree. Parliamo di un popolo istruito che non riesce a realizzarsi. E poi, ovviamente, vanno messi in evidenza i nuclei molto poveri. Ecco allora la ragione d'essere di questa misura, volta a ridare dignità a chi vive in condizioni di totale esclusione dalla società". Anche Sebastiano Leo, Assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, sottolinea il problema della disoccupazione. "Non solo giovanile – racconta al pubblico – ma anche relativa ai cosiddetti Under 50, che avendo perso il loro lavoro devono venire aiutati a riqualificarsi".

Giancarlo Negro, Presidente di Confindustria Lecce, sottolinea la difficoltà di lettura del mercato. "Un mercato – prosegue – che non cresce a livello nazionale a causa di problemi strutturali. Ciò si riverbera nel territorio, che non può non prescindere dalla sua identità. C'è bisogno di tanta energia, investimenti ed una capacità di lettura della dinamica internazionale rivolta alla costruzione dell'offerta, per poi orientare la domanda, seguendo l'esempio della Germania". A seguire, un workshop al quale hanno partecipato pure alcuni dirigenti scolastici salentini (tra i quali Anna Lena Manca, dirigente scolastico del "Don Tonino Bello" di Tricase e molti altri).



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