‘Il futuro in politica non viene da solo, ma si costruisce’, Cosimo Durante a tutto campo sul Pd

‘Il dibattito interno al Pd è solo il segno che noi, a differenza di altri, non siamo un partito azienda dove uno decide e gli altri eseguono’. Durante prende la parola e lancia un messaggio di unità al Partito Democratico e al centrosinistra.

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Scambio di battute con un esponente illustre del partito democratico, già presidente provinciale del PD ed oggi capo di gabinetto del sottosegretario ai Trasporti Del Basso de Caro. Parliamo di Cosimo Durante che ascoltiamo dopo aver ospitato su queste stesse colonne un’intervista al dimissionario segretario provinciale del Pd di Lecce Salvatore Piconese.
 
Durante, nei giorni scorsi ha fatto discutere un suo post pubblicato su facebook, nel quale fa riferimento a “dovere di costruire il futuro”, cosa significa?
Esattamente quello che ho scritto, e cioè che come Partito Democratico abbiamo il dovere di costruire il futuro, è un compito che non possiamo lasciare ad altri, tocca a noi che siamo l’unico vero, grande partito ancora vivente.

Un partito in difficoltà vuole dire…
Guardi, il dibattito, il confronto, lo scontro, il dissenso sono cose che possono appartenere solo ad un grande partito. Nei partiti-azienda decide il leader e tutti sono semplici dipendenti. Il nostro è un partito a conduzione democratica. Mi pare che siamo in vantaggio allora.

Renzi è il futuro?
Renzi ha offerto una prospettiva, ed è l’unico che ha immaginato una visione di futuro. Mentre tutti gli altri hanno fatto parole, Renzi ha tentato di innovare, di riformare il Paese e le sue istituzioni. Forse non è stato compreso, allora è colpa nostra che evidentemente non lo abbiamo sostenuto in modo adeguato, ma in un momento in cui il Paese è alla ricerca di una guida sicura che possa generare fiducia e che possa essere portatore di proposte e visioni propulsive ed emozional,l’unico che ha dato segni di cambiamento vero è stato lui.

A livello salentino, di cosa ha bisogno adesso il PD?
Di fare politica. Noi siamo, come ho detto, un’articolazione provinciale di un partito nazionale, è nostro dovere cogliere la natura e la portata dei problemi, avanzando idee e ponendo in essere scelte che quei problemi li possano risolvere. La prima scelta concerne proprio l’individuazione di gruppi dirigenti coerenti con tale idea di partito dove le questioni vengono prima dei nomi, e dove FUTURO e AVVENIRE non siano discorsi vuoti, ma le fondamenta del confronto. Io credo che il PD leccese abbia in sé le risorse per svoltare, dipende da noi, e dalla nostra credibilità, umana e politica. Da come riusciremo a far comprendere il nuovo avvio, il sapersi rimettere in cammino avendo la capacità di condividere e leggere insieme nel modo migliore un grande progetto riformista che ci consenta di affrontare compiutamente ogni situazione e risolverla nell’interesse generale di tutto il Paese.



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