Il Governo non ha dubbi: ‘La via Francigena arrivi a Leuca’. Mazzei: ‘Ora tocca alla Regione’

Il Sottosegretario ai Beni, alle Attività Culturali e al Turismo, on. Dorina Bianchi, su sollecitazione del Coordinamento Provinciale di AP-NCD Lecce ha scritto al Presidente Emiliano:’La via Francigena comprende Otranto e Leuca’. Esulta Luigi Mazzei:’Ora la Regione si muova’.

Prima la sollecitazione attraverso una nota formale, poi il pieno riscontro d’intenti con l’on. Dorina Bianchi, Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo. Il Coordinamento Coordinamento Provinciale di AP-NCD di Lecce aveva infatti chiesto un’autorevole intervento alla Commissione Europea, al Consiglio d’Europa ed al Presidente della Giunta Regionale sugli itinerari culturali per favorire la ridefinizione dei percorsi sostenibili della vecchia via medievale, che comprendano il Salento con Otranto e Santa Maria di Leuca. Un’esclusione che penalizza fortemente il Salento, così cancellato dai percorsi turistici e culturali che possono rappresentare un’occasione di ricchezza. “Avevamo auspicato un suo autorevole interventoscrive il coordinatore Luigi Mazzeiper vedere modificata la delibera n. 1174/2013 adottata dalla Giunta Regionale, che prevede il percorso della “via Francigena” pugliese che, partendo da Roma, attraverserebbe la Puglia fermandosi a Brindisi, escludendo dunque il Salento con i suoi percorsi storici per Otranto e Leuca”.

Invece, come dimostrato da numerosi studi in merito – e dunque dalla stessa on. Bianchi – la via Francigena attraversa la Puglia approdando al porto di Otranto e Santa Maria di Leuca, due mete di rinomato pellegrinaggio religioso. Un processo che richiede competenze ma, soprattutto, azioni di concertazione indirizzate a costruire una rete permanente di attività e di interesse per la Via Francigena. “Il mancato riconoscimento della via Francigena – ha scritto in una nota il sottosegretario al Governatore Michele Emiliano – oltre a non offrire una debita e veritiera informazione circa un pezzo importante del patrimonio culturale italiano, in un territorio che è stato ed è ancora via privilegiata attraverso cui si sviluppa il dialogo con i Paesi Mediterranei, rischia di escludere un’ulteriore e importante occasione di sviluppo di un territorio capolinea dei grandi circuiti del turismo culturale e religioso”. “Il suo riconoscimento a livello istituzionale – aggiunge – consentirebbe ai territori interessati, agli Enti Pubblici coinvolti e ai portatori d’interesse di accedere a tutti i benefici che ne possono derivare”.

Teniamo a ringraziare l’On. Dorina Bianchi di AP-NCD per l’attenzione prestata al nostro territorioprecisa Mazzeida donna delle istituzioni del sud ha dimostrato la sua competenza e disponibilità a seguire direttamente la vicenda che può dare un impulso ulteriore al turismo salentino”.

Il Primo passo importante ora deve farlo la Regione Puglia – conclude – visto l’interesse dimostrato dal Governo a seguire direttamente la correzione del tracciato, modificando la delibera del 2013. Il Presidente Emiliano deve cogliere immediatamente questo segno importante di disponibilità per non penalizzare il Salento”.



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