Il M5S punta il dito sugli abbattimenti in Piazza Mazzini. Casili: ‘I pini fanno parte della nostra storia’

La rigenerazione di Piazza Mazzini torna al centro del dibattito. Il Movimento 5 Stelle avverte l’Amministrazione Comunale di Lecce di tutelare gli alberi di pino presenti attorno alla piazza. Cristian Casili: ‘basta agli abbattimenti del verde pubblico.’

Che Piazza Mazzini sia destinata a cambiare volto, ormai è chiaro. L’Amministrazione Comunale ha puntato molto sulla rigenerazione della piazza con la fontana, annunciando di volerle cambiare radicalmente volto. Nuovi spazi per le auto, isole pedonali, rilancio della Galleria.
  
Sul piano di rigenerazione, però, interviene il Movimento Cinque Stelle che, con le parole del Consigliere Regionale Cristian Casili mette in guardia il Comune di Lecce in merito agli interventi sul verde pubblico. “Il progetto Verde Sicuro prevede l'abbattimento di alberature cittadine, tra cui quelle di Piazza Mazzini.
 
Ho già fatto presente all’assessore Messuti e ai tecnici del’Ufficio Verde Pubblico – scrive Casili in una nota diramata con i Meetup leccesi – che il monitoraggio sullo stato di conservazione del verde pubblico cittadino è stato eseguito senza le necessarie valutazioni tecniche che lasciano spazio alla discrezionalità amministrativa”.
 
In particolare l’esponente pentastellato denuncia la mancanza di una relazione puntuale a firma di uno o più agronomi forestali abilitati, quella di una valutazione della stabilità delle singole alberature e un'analisi visiva e puntuale dello stato  vegetativo/fitosanitario degli alberi atte a determinare lo stato generale di salute e stabilità.
 
“Non solo – prosegue Casili. Manca un’indagine  strumentale che dimostri effettivamente che esistono criticità che costituiscono elemento di rischio per la pubblica sicurezza ed incolumità. La Società Italiana di Arboricoltura (SIA) ha codificato un metodo standard,  di monitoraggio delle alberature (Visual Tree Assessment -VTA-) per la valutare la stabilità degli alberi; metodo che deve essere adottato da tutte le amministrazioni.
 
L'accanimento delle amministrazioni locali  sulla pericolosità dei pini ha ingenerato nella testa dei cittadini una psicosi ingiustificata.  A tal  proposito ricordo che numerose pubblicazioni di arboricoltura specializzata hanno evidenziato come i pini (sia il Pinus pinea  che il Pinus halepensis, quest’ultimo oggetto degli interventi a Lecce) , rispetto ad altre specie urbane, manifestano una minore frequenza di cedimenti dovuti alla presenza di carie o di difetti strutturali. Anche in ordine allo sviluppo delle radici, assai minore è il loro impatto rispetto ad altre specie come il tiglio che spesso vengono incoerentemente e impropriamente utilizzate in sostituzione dei pini”. 
 
Cristian Casili, insomma, chiede un approfondimento conoscitivo della struttura fisica della pianta nell’ottica di un’accurata analisi biomeccanica. “Si diffida pertanto l’amministrazione a procedere con qualsiasi abbattimento senza una corretta valutazione e diagnosi dello stato di salute e dell’integrità fisico/strutturale di ogni singolo albero.  I tecnici e gli amministratori di Lecce – prosegue ancora – sappiano che le alberature urbane, ancor più quelle che si sono stratificate nel tempo connotando il paesaggio urbano, hanno un valore oltre che eco-sistemico anche ornamentale, che è economicamente quantificabile soprattutto in una città di valenza storico-architettonica quale la nostra.
 
Chi danneggia senza motivo il patrimonio arboreo urbano che appartiene a tutti i cittadini potrebbe risponderne di danno erariale. Diciamo basta all’abbattimento delle nostro verde urbano, basta con l’accanimento sui pini che fanno parte della nostra storia e cultura”, conclude la nota di Cristian Casili.