Il Salento tra lavoro, produzione e opportunità: un convegno con la CISL di Lecce all’Hotel Hilton

La Cisl di Lecce ha organizzato un convegno dedicato alle opportunità di sviluppo per il Salento. Appuntamento stamattina presso l’Hotel Hilton Garden Inn. ‘Basta egoismi, occorre che le imprese facciano rete. E il turismo non sia solo mare e divertimento’

Mai come in questo periodo storico, ricco di paradossi e incertezze, sposare lo slogan “l’unione fa la forza” diviene quasi obbligatorio. Nel Salento c’è bisogno di far fronte comune alle avversità economico-finanziarie, abbandonando l’idea di continuare a coltivare il proprio “orticello” per diventare, dunque, parte integrante d’un qualcosa di più grande e innovativo. Un esempio? Le reti d’impresa. L’invito lanciato da Salvatore Castrignanò, segretario territoriale CISL Lecce, nella relazione introduttiva del convegno tenutosi stamattina, a Lecce, presso l’Hilton Garden Inn e intitolato “Nuove opportunità per il Salento: sistemi produttivi, lavoro, relazioni sindacali” è servito a smuovere le coscienze.

Quali sono, allora, i punti di forza da cui il ‘Tacco d’Italia” può attingere? “Tessile di alta gamma, agroalimentare, turismo”, sostiene Castrignanò: “La qualità – continua -, il Made in Italy, il rientro delle produzioni dall’estero verso il nostro territorio. Questo farà la differenza. In un protocollo interistituzionale risiede l’idea, ottima a mio avviso, del Distretto turistico Salento. Qui la sinergia assume un ruolo fondamentale, indispensabile. Occorre diversificare l’offerta turistica, che limitare allo sfrenato divertimento dei neo diplomati sarebbe riduttivo. Serve un turismo culturale, duraturo, maturo a tal punto da integrarlo alle bellezze costiere”.

All’incontro erano presenti pure Antonio Nicolì, segretario generale CISL Lecce; Amedeo Maizza, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l’UniSalento; Daniela Fumarola, segretario generale CISL Puglia e Basilicata; Sebastiano Leo, Assessore Regionale Formazione e Lavoro. Ed anche Giancarlo Negro, presidente di Confindustria Lecce, che non ha esitato a definire “centrale”, la tematica odierna: “La nostra terra ha mille contraddizioni, mille criticità, ma un potenziale enorme. Ogni volta che ci rifletto sù provo un senso di rabbia enorme”.

“Questo territorio – prosegue Negro – e più in generale tutta l’Italia, dovrebbe vivere di rendita se solo avesse compiuto delle scelte giuste. La nostra sarebbe potuta essere una realtà ricchissima. Basti pensare al paesaggio, alla cultura, ai prodotti di qualità, all’agroalimentare". “Dobbiamo capire com’è che ci siamo ridotti – conclude – ad essere uno dei Paesi che fatica maggiormente a crescere. Domanda, questa, che bisogna porsi con grande serietà. Cosa è venuto meno?”.



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