Il Senato dice No alle Province. Fiducia al Ddl Delrio

Il Senato ha votato la fiducia al Ddl che porta il nome del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo la paura di ieri in Commissione un primo passo verso l’abolizione delle Province

 Con 160 Si, 133 No e soli tre astenuti, la “Camera Alta” ha votato la fiducia al provvedimento. La parola, adesso, passa alla Camera dei Deputati

Dopo la paura di ieri dove in Commissione il Governo era stato battuto due volte in merito al Ddl Delrio sull’abolizione delle Province, il Premier Matteo Renzi ha deciso di mettere il voto di fiducia sul provvedimento riguardante una delle principali riforme del suo programma. Il via libera è arrivato poco fa, 160 i si, 133 i no, 3 gli astenuti. Ora il testo torna alla Camera. 

Il Governo, così,  incassa la fiducia sul maxiemendamento che, però,  recepisce le modifiche apportate al testo dalla commissione Affari Costituzionali e le osservazioni della commissione Bilancio.

La riforma prevede che fino al 31 dicembre 2014 ci sarà una fase di accompagnamento: per 9 mesi le giunte provinciali continueranno ancora a operare e dal 1 gennaio 2015 la riforma entrerà ufficialmente in vigore, liberando di conseguenza gli enti delle funzioni più rilevanti. I nuovi consigli provinciali  saranno eletti e composti da Sindaci e Consiglieri Comunali con un sistema elettorale basato sul numero di abitanti dei Comuni da loro rappresentati.

Questo privilegerà gli amministratori dei grandi comuni, portando quelli piccoli a unirsi. Il Ddl Delrio prevede inoltre la cancellazione delle giunte e l’elezione tra i Sindaci del presidente