Il teatro Apollo riapre in tutto il suo splendore, ma con quali contenuti? Si attende il taglio del nastro

Il consigliere di LBC, Carlo Salvemini, lancia l’appello all’Amministrazione comunale affinchè alla riapertura del bellissimo teatro che sorge su via Trinchese, segua una programmazione di eventi culturali.

La città di Lecce attende il grande giorno, quello in cui finalmente, dopo anni di chiusura e lavori di restauro che hanno conosciuto continui stop and go, il teatro Apollo vedrà nuova vita, nuova luce.
 
Il maestoso teatro non può che dare valore aggiunto alla bella Lecce e riaprirà il prossimo 5 dicembre: le porte si spalancheranno, le luci si accenderanno e gli occhi dei leccesi potranno vedere quanto bello sia quel tempio delle Arti che sorge lungo via Salvatore Trinchese, nel cuore del Capoluogo salentino.
 
Ad oggi, però, una domanda sorge spontanea: dopo l’annuncio della riapertura e la visita della stampa all’interno del teatro, di quali contenuti si riempirà la struttura? Si parlava di una cooperativa che possa gestire le attività culturali all’interno del gioiello che viene finalmente restituito alla città. Ci sono novità?
 
A chiederselo, insieme a tanti cittadini, è Carlo Salvemini di Lecce Bene Comune. “E’ naturale che ci sia attesa per la riapertura del Teatro Apollo, dopo 30 anni di chiusura e circa dieci di lavori – scrive il consigliere – è fondamentale che ci sia attenzione a cosa accadrà il 6 dicembre, dopo il taglio del nastro”.
 
Insomma, nel day after cosa accadrà? Tonerà il silenzio in scena e la polvere coprirà poltrone e palcoscenico o l’Apollo diventirà incredibile contenitore culturale di cui andare orgogliosi nello scenario nazionale e internazionale?
 
Ad oggi non sappiamo come verrà gestito – prosegue Salvemini – con quali risorse, con quale programmazione pluriennale. Ad oggi non sappiamo quale spazio intende occupare nell'offerta culturale di Lecce e della Puglia. Ad oggi non sappiamo se s'intende organizzare un polo unico teatrale insieme al Politeama, di proprietà privata”. Domande che ad oggi non hanno risposta.
“Sappiamo bene che in Italia  – conclude Carlo Salvemini – la programmazione e realizzazione di opere pubbliche prescinde dalla predisposizione di piani di gestione. Speriamo di poter entrare e visitare e godere del nuovo Teatro Apollo anche il 6 dicembre, insomma. Altrimenti quella del 5 sarà un festa a metà”.
 
E sarebbe un gran peccato. Ma intanto, godiamoci l’evento e prepariamo i flash per fotografare un gioiello prezioso che torna a splendere sotto il sole. Poi se le risposte non arriveranno, torneremo a riproporle.