“Non un provvedimento assistenziale, ma che permetterà alle fasce deboli della popolazione di riacquistare coraggio e dignità”. Con questa precisazione l’assessore regionale al welfare, Salvatore Negro, presenta presso l’hotel Leone di Messapia, a Lecce, il disegno di legge sul reddito di dignità proposto della Giunta Emiliano. Evento rivolto agli amministratori locali, nonché a tutti i responsabili degli uffici del piano di zona e agli operatori sociali. Presenti anche gli operatori dei centri per l’impiego e del terzo settore. Nel corso dell’incontro si sono ascoltate le testimonianze di quanti, negli ultimi mesi, hanno sperimentato dei cantieri di cittadinanza e i contributi del rappresentanti del partenariato socioeconomico, che svolgeranno un ruolo importantissimo nei percorsi di inclusione sociale. Misure che sarà possibile attivare grazie a risorse nazionali e provenienti dal fondo sociale europeo.
“Far corrispondere a un reddito una prestazione, sociale o lavorativa – continua Negro – alle persone che usufruiranno della linea d’intervento. Fino ad ora sono state messe in campo tante azioni a vari livelli istituzionali. Un Comune, ad esempio, stabiliva misure di sostegno nel periodo di Natale alle famiglie bisognose, anche con l’aiuto della Regione. Oggi, però, col reddito di dignità si vuole unire tutto e razionalizzare. Spesso, le persone in stato di bisogno, sono quelle che non conoscono nemmeno gli Uffici. Immaginiamo tale quadro soprattutto nelle grandi città, mentre invece nei piccoli paesi la segnalazione proviene dall’amico o dal parente, riuscendo a intercettarle. Adesso, invece, noi puntiamo ad un pacchetto d’interventi per disporre di un aiuto concreto”.
“Non solo aiuto, però, ma anche uno stimolo – conclude – ci prefiggiamo infatti, mediante alcuni interventi coordinati, non dare solo aiuti temporanei. Vogliamo che si riesca a recuperare fiducia in sé stessi, e soprattutto autostima, per ripartire nel mondo del lavoro, ad esempio avviando un’attività”.