La Chiesa di San Francesco della Scarpa usata come una discoteca, Danilo Scorrano ‘voglio capire come sia potuto accadere’

Il consigliere provinciale di Sel, Danilo Scorrano ha preso carta e penna per chiedere lumi sulla notizia della riuscita festa nella splendida location della Chiesa di San Francesco della Scarpa.

A giudicare dai video e dalle foto che circolano su Facebook, la festa con tanto di open bar e musica ‘sparata a tutto volume’ da un DJ è stata un vero successo, tanto che quasi «dispiace» a chiunque non abbia avuto l’onore di essere invitato aver perso un’occasione di divertimento, una delle tante che il capoluogo salentino ormai quotidianamente offre sul piatto. Peccato, che a essere trasformata in discoteca improvvisata sia stata la chiesa di San Francesco della Scarpa, un’immobile di proprietà della provincia di indubbio pregio e valore storico-artistico.  
   
Ad accendere i riflettori, non quelli delle luci stroboscopiche che hanno illuminato l’evento, è il consigliere provinciale di Sel, Danilo Scorrano che, giustamente, si domanda come mai sia stato concesso uno spazio pubblico di tale importanza per un evento del genere. Nulla da togliere alla festa, che sarà sicuramente stata ‘spassosa’ per gli invitati che si sono ritrovati a ballare tête-à-tête sotto l'imponente statua di San Giuseppe, ma come si legge nell’interrogazione urgente del consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà è «poco compatibile con la natura della struttura del XII secolo, che essendo di chiaro pregio artistico andrebbe preservata da qualsiasi tipo di evento invasivo, tant'è che finora il suo utilizzo è stato limitato all'allestimento di mostre. Neanche l'ipotesi di contenitore da assegnare alla orchestra Ico Tito Schipa ebbe successo, proprio in virtù della delicatezza della struttura».
   
Insomma, convinto che bisogna mettere in campo ogni sforzo per tutelare i beni culturali, Scorrano vuole capire come sia potuta succedere una cosa del genere e lo fa scrivendo al numero uno di Palazzo dei Celestini, Antonio Gabellone e a Stefano Zampino, Responsabile del patrimonio, per chiedere lumi. Anzi, una copia dell'Autorizzazione rilasciata per l'utilizzo della Chiesa di San Francesco della Scarpa, una copia del parere della soprintendenza e ultimo, ma non ultimo, le motivazione che hanno spinto il presidente e gli uffici competenti a concedere l'uso della struttura, trasformata in una discoteca, per una festa tra amici. 



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