Durante il consiglio comunale odierno, Cosimo Montagna ha formalizzato le dimissioni dalla carica di sindaco di Galatina. Dopo averle annunciate in consiglio, Montagna ha scritto le proprie motivazioni in una lettera consegnata nelle mani del segretario comunale. «Essendo venute meno le condizioni politiche per poter procedere negli adempimenti richiesti in sede odierna, per le astensioni di alcuni esponenti della maggioranza, ritengo necessario avviare il più approfondito confronto interno alle diverse componenti politiche e, pertanto, rassegno le dimissioni».
La decisione è maturata in seguito all'astensione da parte dei consiglieri di maggioranza Piero Lagna, Daniela Sindaco e Teresa Spagna sulla votazione del secondo punto all'ordine del giorno relativo dell'approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016-2018. Pare che a monte della scelta dei consiglieri Pd di non votare il documento di riassetto finanziario ci siano degli strascichi di disaccordo sulla recente nomina di Emilio Tempesta quale Assessore ai Lavori pubblici, Sport e Politiche giovanili al posto del dimissionario Andrea Coccioli.
«Attenzione, non abbiamo votato contro – precisa Daniela Sindaco – ma ci siamo semplicemente astenuti sul Documento Unico di Programmazione e sulla delibera riguardante i rilievi della Corte dei Conti perché non vogliamo che cresca l’indebitamento del nostro Comune che poi va a scaricarsi sui cittadini e, comunque, siamo consiglieri liberi e non accettiamo di eseguire volontà imposte dal di fuori».
In base all'articolo 53 del Testo unico degli enti locali, le dimissioni diventano efficaci e irrevocabili trascorso il termine di venti giorni. Ora si metterà in moto lo scadenziario istituzionale che il 15 febbraio porterà Montagna a decadere dalla sua carica, salvo eventuali ripensamenti. Durante questo periodo l’attività amministrativa prosegue regolarmente, con primo cittadino e assessori che rimangono al loro posto ma con poteri limitati all’ordinaria amministrazione.
Nel caso di raggiungimento di nuovi accordi, Montagna avrà comunque facoltà di ritirare le dimissioni. In caso di mancate risoluzioni, invece, il Consiglio comunale verrà sciolto e sottoposto a commissariamento con i cittadini galatinesi che dovrebbero tornare al voto in primavera.
