La pista di ghiaccio che ha fatto ‘rabbrividire’ i leccesi ora ‘imbarazza’ la politica

La pista di ghiaccio sintetico nel cuore del centro commerciale di Lecce che doveva diventare un’attrazione per il periodo di Pasqua sta facendo ‘discutere’ per il periodo scelto e anche per il dietrofront del Comune di Lecce che ha deciso di revocare il contributo.

Quando la notizia che nella centralissima piazza Mazzini sarebbe stata installata una pista di ghiaccio, dove pattinatori navigati e inesperti di ogni età avrebbero potuto volteggiare sotto il ‘caldo’ sole di aprile ha iniziato a fare il giro del web, più di qualcuno ha pensato che fosse lo scherzo di qualche simpatico bontempone. E una risata l’ha strappata prima che il sorriso lasciasse il posto all’incredulità: per Pasqua si potrà realmente scivolare sulla superficie ghiacciata nel cuore del centro commerciale della città e poco importa se le temperature da qui a maggio tenderanno a salire. Un’attrazione ‘prevista’ da una delibera della giunta comunale del 7 aprile (la numero 258) e che costerà a Palazzo Carafa 10mila euro di contributo di compartecipazione per il montaggio, la permanenza e la gestione del 'circuito'.
  
Anzi, sarebbe dovuta costare perché «Ice on the Road» (così si chiama il progetto) ha fatto talmente tanto discutere ironicamente che il pasticcio è diventato un guazzabuglio. È bastato qualche post su Facebook e qualche intervento per far ingranare la retromarcia al Comune che avrebbe dovuto soltanto difendere la scelta fatta, dato che la pista con ghiaccio sintetico – così come è stata concepita – può essere usata in qualsiasi condizione climatica e ambientale e che non ha bisogno di acqua né di molta elettricità. Invece, l’assessore al Bilancio, Attilio Monosi – come si legge in un post sulla sua pagina ufficiale –  ha deciso di revocare il contributo al progetto senza dubbio ‘originale’, cogliendo l’invito lanciato dal candidato sindaco del suo schieramento, Mauro Giliberti secondo cui «Piazza Mazzini attira già migliaia di persone e se l'iniziativa è valida, si reggerà sulle sue gambe».
  
Peccato che, come sottolineato dallo stesso Monosi nel post, quella che un tempo era chiamata “Piazza dei Trecentomila” soffre un po’ nell’ombra delle più blasonate zone del centro storico, indubbiamente più frequentate.
  
«Ho sentito per le vie brevi l'imprenditore il quale, ringraziando l'amministrazione per la disponibilità dimostrata – ribadisce Monosi –  ha dichiarato di riuscire a compensare il contributo attraverso la disponibilità di uno sponsor. Rilevo con sgomento ma senza troppa sorpresa il pretesto di alcune opposizioni che invece di elaborare proposte si elevano a censori di qualsiasi iniziativa».
  
Il dietro front in piena campagna elettorale non è passato inosservato dagli 'attenti' internauti. 



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