Lavoratori incrociano le braccia per quattro ore. Oggi sciopero nazionale

Dalle ore 10.00 di questa mattina è¨ attivo un presidio davanti alla Prefettura. I lavoratori incrociano le braccia per 4 ore. Cgil Cisl Uil dal Prefetto di Lecce: ‘Necessario il rifinanziamento della Cig per la tenuta sociale, nel Salento piè¹ di cinque milioni di ore’.

CgilCisl Uil della provincia di Lecce proclamano lo sciopero di 4 ore in tutti i settori del territorio per oggi, venerdì 15 novembre, in concomitanza con lo sciopero nazionale unitario e a conclusione di una settimana di mobilitazione che ha coinvolto lavoratori e pensionati, con assemblee tenutesi nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali di tutta la provincia.

La mobilitazione, che ha l’obiettivo di imprimere una svolta coraggiosa alla Legge di Stabilità, culmina nel presidio unitario di oggi, dalle 10.00 alle 14.00 davanti al palazzo della Prefettura. I Segretari generali dei tre sindacati confederali sono stati ricevuti dal Prefetto per consegnare il documento con le motivazioni dello sciopero. Tra queste c’è la richiesta di rifinanziare la Cassa integrazione e di dare certezze ai lavoratori esodati. Nella provincia di Lecce, le ore concesse alle aziende per la Cassa integrazione, tra ordinaria, straordinaria e in deroga, da gennaio a ottobre 2013, sono  5 milioni 36mila 886.

C’è una differenza considerevole tra le cifre del 2012 e quelle del 2013 nel Salento” – sottolineano Cgil Cisl e Uil Lecce – “Nel periodo gennaio-ottobre dello scorso anno, registravamo ben 7 milioni 944mila 552 di ore di Cig totali. C’è un calo delle ore di Cig nel nostro territorio che però, a nostro avviso, non rappresenta la ripresa produttiva per moltissime aziende. Tutt’altro. All’interno dei totali, infatti, c’è il consistente decremento del finanziamento della Cig in deroga, quella concessa per governare situazioni straordinarie determinate dalla crisi o per aiutare realtà lavorative che, secondo la normativa vigente, non vedrebbero altrimenti la copertura di ammortizzatori sociali: 4 milioni 723mila 431 ore nel 2012 (genn. – ott.) contro le attuali 978 mila 638 (genn. – ott.) sono le ore di cassa integrazione in deroga finanziate”. La cifra molto più bassa, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di ore pagate di ammortizzatori sociali in deroga è determinata, secondo i sindacati leccesi, dal fatto che le risorse stanziate dal governo nazionale per la Puglia sono insufficienti per far fronte alle esigenze del territorio, e questo nonostante l’introduzione dei criteri più restrittivi per l’accesso alla Cig in deroga in Puglia: “Moltissimi lavoratori hanno ricevuto soltanto le indennità  dei primi quattro mesi del 2013 e alcuni di loro sono fermi addirittura a febbraio”, sottolineano i confederali.   

Il Sindacato unitario ha chiamato alla mobilitazione, in sostegno della piattaforma “Cambiare la Legge di Stabilità 2014. Dagli sprechi e dalle rendite più risorse ai lavoratori e ai pensionati”, i lavoratori dell’industria, dei servizi, del pubblico impiego e i pensionati. “Siamo consapevoli del sacrificio chiesto ai lavoratori, in questo momento di grave crisi – dichiarano i Segretari di Cgil Cisl e Uil – ma è proprio questo il momento in cui occorre chiedere con forza una diversa politica economica che dia prospettive di crescita e sviluppo ai territori di questo Paese. Serve una virata netta perché la Legge di stabilità corrisponda davvero agli obiettivi dichiarati quotidianamente dal governo e quotidianamente disattesi” .

La Legge di Stabilità presentata dal Governo non realizza quella svolta nella politica economica necessaria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere. Da tempo tutti gli osservatori indicano in una significativa riduzione delle tasse a lavoratori, pensionati ed imprese che investono, la via principale per operare questa svolta. Ribadiamo che è necessaria una nuova politica europea che liberi risorse per finanziare gli investimenti a sostegno dell’occupazione, dell’innovazione e delle politiche sociali. CGIL, CISL e UIL chiedono al Governo e al Parlamento di rifinanziare subito la cassa integrazione e di dare certezze a tutti i lavoratori esodati.È indispensabile una decisa modifica della Legge di Stabilità soprattutto sui seguenti capitoli: meno tasse ai lavoratori e pensionati; rivalutare le pensioni; Pubblica Amministrazione ed efficienza della spesa pubblica. 

Come reperire le risorse – Queste misure possono essere concretamente finanziate attraverso: la obbligatorietà dei costi standard per le amministrazioni centrali e locali e il superamento della frammentazione delle attuali 30.000 centrali appaltanti, estendendo l’esperienza già realizzata con l’istituzione della Consip; la riduzione drastica del numero delle società pubbliche e degli enti inutili e la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione, definendo più vaste dimensioni ottimali per la gestione dei servizi a livello locale, anche tramite l’utilizzo di forme associative per realizzare maggiori economie di scala, con l’assunzione di modelli organizzativi improntati a logiche industriali; la riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo riducendo gli incarichi di nomina politica, fino al blocco delle consulenze a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica; la valorizzazione del patrimonio dello Stato; l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea rispetto all’attuale aliquota del 20%; la destinazione automatica delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, per la riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati mediante un apposito provvedimento legislativo. L’insieme di questi interventi è necessario per far crescere la domanda interna, condizione essenziale per favorire lo sviluppo del nostro sistema produttivo e dei livelli occupazionali del Paese.
 



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