Da ieri mattina presto, l'Acquedotto Pugliese sta effettuando dei lavori importanti in una zona limitrofa del mercato bisettimanale. Lungo viale dello stadio, dunque, il classico appuntamento di ogni Lunedì e Venerdì verrà sospeso (almeno fino a maggio). In cantiere c'è la realizzazione di una condotta fognaria, pertanto – causa motivi di igiene – gli ambulanti dovranno fermarsi momentaneamente. Non solo. Da Lunedì 23 marzo la tipica attività del capoluogo salentino potrebbe riprendere nella tanto discussa area di via Bari, anche se non ancora definitivamente.
Discussa perché, come più volte sottolineato dai commercianti, troppo distante da un punto di vista strategico. Lo definiscono un piano frettoloso, mentre invece il sindaco Perrone nella sua ordinanza sostiene che fosse l'unica soluzione possibile. "Per problemi di sicurezza e igiene, giacché durante i lavori di scavo si solleveranno inevitabilmente grandi quantità di polvere – si legge nella stessa ordinanza – non possibile tenere il mercato nel sito attuale".
Del resto, a Palazzo Carafa dicono di essere stati avvisati piuttosto tardi da Aqp. Ergo, l'unica alternativa sarebbe trasferirsi tutti in via Bari. Una eventualità oggetto di sentenze presso il Tar di Lecce in tempi non sospetti. Basti pensare che nel 2013, i giudici avevano ritenuto l'area non idonea per ragioni igienico-sanitarie. L'anno scorso invece, mediante una simulazione operativa, i commercianti dimostrarono che gli spazi non fossero affatto sufficienti a ospitare mezzi di trasporto e attrezzature.
"La sospensione prevista per la prossima settimana (e non sappiamo, peraltro, cosa succederà dopo) è un’ulteriore tegola che cade sulle loro teste e si aggiunge al già difficile braccio di ferro che hanno ingaggiato con la giunta per via dello spostamento nell’area mercatale di via Bari". Non usa mezzi termini il consigliere comunale PD, Paolo Foresio, che prosegue:"Un vero e proprio pasticcio, come abbiamo messo in rilievo altre volte, visto che gli stalli predisposti non sono né sufficienti come numero né delle dimensioni giuste e che mancano gli adeguati servizi igienici, ragion per cui il trasferimento è stato bloccato dal Tar".
"Un’amministrazione lungimirante – conclude – avrebbe dovuto prevedere il problema dell’avanzamento dei lavori di Aqp fino ad interessare l’area attualmente occupata dal mercato bisettimanale, cosa che si sapeva già da tanto, e concertare una soluzione con gli operatori e la ditta per tempo, che potesse evitare la perdita di giornate di lavoro a tutti quanti sotto questi chiari di luna, invece di mettere gli operatori di fronte al fatto compiuto in mancanza di una valida alternativa".