Lecce 2019, il Pd attacca Perrone «Chieda scusa ai Leccesi»

Lo scarso appeal esercitato dalle eutopie di Airan Berg sui commissari che hanno giudicato la candidatura di Lecce a capitale europea della cultura, lascia strascichi e polemiche. Domani conferenza stampa del Sindaco. Oggi il Pd chiede al primo cittadino scuse ufficiali.

Le vittorie come è noto hanno tanti genitori, mentre le sconfitte sono figlie di nessuno, anzi di pochi, pochissimi.

Così su Airan Berg e  Paolo Perrone piovono valanghe di accuse e di inviti ad ammettere le responsabilità (e per certi versi a trarne le dovute conseguenze) della sconfitta di Lecce nella corsa a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Peccato, però, che tutte queste critiche arrivino sempre dopo, mai prima., solo a risultato conseguito. Nessuno che abbia il coraggio e la forza di alzare la voce prima, di mettere in discussione in anticipo tutta l’impostazione dei progetti candidati. Tutti in silenzio, invece.

Se Lecce avesse vinto, statene certi, stuoli di comunicati a sottolineare il proprio contributo alla vittoria; ma siccome ha perso tutti a scendere dal carro, tutti a smarcarsi, tutti a dire: “Noi lo sapevamo, noi l’avevamo detto prima!” Sì, ok, ma prima quando?

Il Partito Democratico gioca in pieno il suo ruolo di opposizione e chiede la convocazione di un consiglio comunale monotematico per fare un bilancio sella candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura e per analizzare, una per una, le motivazioni che hanno portato alla bocciatura di Lecce.

«L'amministrazione comunale – scrive il capogruppo a Palazzo Carafa Paolo Foresio – ha illuso tutta la città che non solo fossimo sulla strada giusta, ma che ce la stessimo giocando ad armi pari con Matera. Non è stato così. Mi verrebbe da dire che, in altri paesi europei, gli amministratori fanno mea culpa per molto meno e con umiltà sono capaci anche di chiedere scusa, quando commettono errori così evidenti. Specialmente se lo fanno utilizzando somme cospicue di soldi pubblici. Ma per questa giunta, che si contraddistingue per presunzione, arroganza e saccenza, l'umiltà è qualcosa di sconosciuto. »

Sul coinvolgimento vero della città, non solo il Pd, non solo Foresio, ma in tanti la pensano nello stesso modo. Lecce ed i leccesi non sono stati pienamente integrati nel progetto, spesso si sono sentiti corpi estranei, al di là della giornata in cui i commissari giunsero a visitare il capoluogo salentino. Le eutopie sono state un’eco che ha ronzato come una difficile musica di sottofondo, ma quello che si chiedeva alla città non era una prova di attaccamento e radicamento alle proprie tradizioni, bensì un progetto chiaro e semplice – e soprattutto attuabile – valido per il futuro.

«Ora – conclude Foresio –  è il tempo delle domande che devono essere fatte e delle risposte che devono essere date. Chi amministra ha il dovere di farlo per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e nessuno si può sottrarre. »
Il Partito Democratico un primo risultato l’ha già ottenuto, però: domani nella sala giunta di Palazzo Carafa, sarà in programma una conferenza stampa sulla relazione della Commissione internazionale presieduta da Steve Green che ha valutato il lavoro realizzato dalle città candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019.

All’incontro con i giornalisti prenderanno parte il sindaco Paolo Perrone, l’assessore al Turismo, al Marketing territoriale, agli Spettacoli e agli Eventi, Luigi Coclite, l’assessore alle Politiche giovanili, Politiche comunitarie e Innovazione Tecnologica, Alessandro Delli Noci.  Assente, invece, Airan Berg.