“L’eleganza nei comportamenti di Carlo Salvemini ha vinto sulla spocchia del sindaco uscente”. È un’analisi fulminate quella di Damiano D’Autilia contro Paolo Perrone e arriva nel giorno successivo alla debacle di Mauro Giliberti dopo mesi di silenzio da parte del commercialista, già presidente della partecipata “Alba service”.
Avevamo provato a contattarlo, D’Autilia, all’indomani della presentazione delle liste a sostegno del candidato sindaco di centrodestra, avendo fatto molto rumore la sua assenza visti i consensi raccolti nelle scorse elezioni comunali all’interno della lista “La Puglia Prima di Tutto”, ma avevamo ricevuto un garbato diniego: “Preferisco non parlare – aveva dichiarato a Leccenews24 – e tenermi defilato; non è questo il momento di rilasciare dichiarazioni, ci saranno giorni in cui sarà doveroso farlo”.
Evidentemente l’ora X è scattata, all’indomani della sconfitta di Mauro Giliberti per il quale D’Autilia ha comunque parole di elogio: “Massimo rispetto per Mauro, persona seria e capace che evidentemente paga colpe non sue”.
Tra l’ex presidente di Alba Service e Paolo Perrone i rapporti non erano buoni da tempo, da anni, molto probabilmente da quando il commercialista non si era sentito valorizzato dopo il grande exploit elettorale ottenuto alle precedenti comunali.
L’assessorato che tutti si aspettavano non gli era stato riconosciuto, proprio a discapito di Alessandro Delli Noci che, invece, era stato premiato con deleghe importanti. Né la frattura si era sanata quando, nel dicembre scorso, l’ingegnere aveva deciso di rompere con il primo cittadino, abbandonare la Giunta e intraprendere un coraggioso percorso in solitaria che, al termine dell’accorda stretto con Carlo Salvemini, gli ha garantito il ruolo di vicesindaco nel governo cittadino che verrà.
D’Autilia, scherzo del destino, era subentrato in Giunta a natale proprio a Delli Noci, ma a giochi ormai abbondantemente fatti. Quando il percorso amministrativa di Perrone si stava per concludere e aveva ben poco da dire.
“Lecce in realtà aveva il vento del cambiamento che soffiava al suoi interno, ma evidentemente Perrone non se ne era accorto e adesso siamo qui a commentare la vittoria di chi, senza arroganza, senza ritenersi migliore dehgli altri, senza giudicarsi superore al prossimo nelle azioni e nei fatti, ha scelto la semplicità, il basso profilo, la capacità di andare dritto al cuore delle persone”.
D’Autilia si dice sia in procinto di essere ufficializzato nelle file dell’Udc, fidato collaboratore e consigliere di Totò Ruggeri che, con abilità senza pari, bisogna dirlo, ha condotto le trattative del suo partito, scegliendo prima di sostenere Delli Noci, apparentandosi, poi, con Salvemini, ottenendo grande visibilità nella prossima Giunta e spianando la strada per le Politiche 2018 proprio al commercialista leccese, già in ottimi rapporti con l’assessore regionale scudocrociato al Welfare, Totò Negro.
Un capolavoro politico che potrebbe fungere da attrattore-calamita per i tanti scontenti che dopo una sconfitta bruciante come quella del centrodestra, sembrano avere già le valigie pronte.
