Lecce, sulla Casa della Musica di Alvaro Siza litigano Messuti e la Barbanente

Mentre l’architetto portoghese è¨ in visita nel Salento per controllare lo stato d’avanzamento dei lavori del Parco Urbano delle Cave di Marco Vito, Angela Barbanente gela il sogno della Casa della Musica, sempre a firma di Siza: «Costa troppo. Dobbiamo vedere».

Quando c’è da risparmiare su Lecce, la Regione Puglia non si fa scrupoli a stringere la cinghia. Mentre quando ci sono da allargare i cordoni per Bari, ecco allora che la spending review  passa di moda e la logica del risparmio finisce chiusa in soffitta.

Ancora una volta, in soldoni, al centro dello scontro istituzionale tra l’Assessore all’Urbanistica della Giunta Vendola l’Assessore ai Lavori Pubblici della compagine di Paolo Perrone c’è la questione, reale o presunta, del “baricentrismo”, ovvero dell’eccessiva attenzione della Regione per la futura città metropolitana di Bari e la trascuratezza per Lecce e il Salento..
Galeotta una dichiarazione della Barbanente, che sulla Casa della Musica, il grande progetto dell’architetto portoghese Alvaro Siza all’interno del Parco Urbano delle Cave di Marco Vito, si è lasciato scappare un sibillino “Dobbiamo vedere, bisogna verificare”. Poichè i soldi sono finiti e ve ne abbiamo già dati tanti, aggiungiamo noi.

La risposta di Gaetano Messuti non si è fatta attendere.: “In mattinata, Angela Barbanente ha dichiarato che prima di cercare i fondi per la Casa della Musica di Álvaro Siza è necessario valutare costi e benefici, «perché 51 milioni sono tanti». Poi, ha dato dei numeri inesatti sul finanziamento concesso dalla Regione per le Cave di Marco Vito, sostenendo che sono stati dati due finanziamenti, uno da 5 e uno da 7 milioni. “

L’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lecce entra nel merito delle cifre: “La Regione ha destinato solo 4 milioni alle Cave. Dei 5 che sbandiera l’assessore  Barbanente,  4 sono andati alle Cave di Marco Vito, 1 al processo partecipato di rigenerazione urbana per Parco Tafuro e per il Ponticello di Via San Cesario. Mentre, per quanto riguarda gli altri 7, tre sono andati alla Masseria Tagliatelle e altri quattro milioni alla riqualificazione del Quartiere Leuca: non c’entrano niente i lavori di Siza con quei soldi. Solo il ministero ci ha concesso 5 milioni per il ponte sulle Cave. Inoltre, esiste una Casa della Musica vicino al centro storico di Oporto, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco: mi sembra che i vantaggi e l’utilità di un’opera del genere siano abbastanza evidenti.”

La polemica avviene in presenza del Maestro portoghese che, giunto a Lecce, l’altra sera è stato a visionare lo stato di avanzamento dei lavori sia ieri che oggi e nella serata di ieri, presso Galleria Francesco Foresta, si è fermato per incontrare l’Osservatorio Urbanistico Teknè nel suo decennale, regalando un disegno realizzato al termine dell’incontro per incoraggiare e sostenere la candidatura di Lecce a Capitale della Cultura per il 2019.
“Facciamo una battaglia per il territorio – ha concluso Messuti -. Lecce ha bisogno di una maggiore considerazione da parte della Regione Puglia. Lo dico senza alcuna polemica e con l’intenzione di aprire un dialogo costruttivo con l’assessore Barbanente. La casa della Musica è una grande opportunità per la nostra città”.
Proprio oggi si è tenuta la riunione operativa con Alvaro Siza negli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici: i lavori procedono in maniera spedita.

​Sul tema è intervenuto il direttore dell’Osservatorio Urbanistico Teknè e consigliere regionale Luigi Mazzei: “soffrono di baricentrismo acuto. Questa è la verità. Il Progetto della Cittadella della Musica di Bari a firma dell’architetto Fuksas costa 161 milioni, ma per la Regione quelli sembrano bruscolini”