Un’agenda di proposte bipartisan per valorizzare la candidatura di Lecce Capitale Europea della Cultura 2019. Questo è in sintesi il contenuto del documento realizzato da iscritti e simpatizzanti del Pd leccese, che in maniera costruttiva e unita, hanno voluto integrare e migliorare il Bid Book realizzato dall’amministrazione comunale. Per una volta, quindi, si dimenticano e si accantonano i colori politici per cercare di arrivare tutti insieme all’obiettivo comune: la vittoria.
L’auspicio del Partito Democratico, quindi, è quello che i vertici di Palazzo Carafa accolgano l’aiuto che il centro sinistra intende offrire e ne vogliano condividere un percorso comune. Un modo, a detta della minoranza comunale, di affrontare insieme criticità presenti nell’attuale progetto, confrontarsi su idee e progetti che si andranno a realizzare. Il contenuto del documento è stato presentato questa mattina presso la sede di Via Tasso del Pd alla presenza, tra gli altri, del segretario cittadino Pd, Fabrizio Marra; del coordinatore del lavoro svolto, Gabriele Margiotta; del consigliere comunale Antonio Torricelli.
È entusiasta il segretario Marra nell’introdurre questo documento: “Il Partito Democratico di Lecce, offre il proprio contributo al progetto della candidatura della città capoluogo a Capitale Europea della Cultura 2019. Per questa ragione propone all’Amministrazione comunale il proprio fattivo apporto di idee e di studio, di proposte e di utopie, grazie al lavoro dei tanti amici e compagni che hanno voluto, iscritti e non del Pd leccese, offrire il proprio impegno”.
Il segretario Pd continua: “Un ringraziamento particolare va a quei tecnici che hanno partecipato alla realizzazione di questo lavoro, rendendolo possibile. Lo spirito che ci anima è quello di fare in modo che la crescita del territorio, lo sviluppo locale sostenibile e l’interesse pubblico, non abbiano colore politico, vedendoci, quale maggior partito d’opposizione in città, fare proprio ciò che di buono vi è nel bidbook proposto dall’Amministrazione, cercando di migliorare quello che, a nostro avviso, presenta delle criticità e mettendo anche a questo scopo a disposizione della stessa Amministrazione e dei leccesi i propri progetti, affinché “Lecce Capitale Europea della Cultura 2019” non appaia solo una chimera, ma possa prendere corpo, come una candidatura di rilancio bipartisan per la nostra città.
Marra, infine, conclude: “L’auspicio è che lo stesso governo del capoluogo barocco possa, con il medesimo senso istituzionale e di affetto per questa comunità, voler condividere anche con il Partito Democratico di Lecce e con le idee dallo stesso messe in campo, quest’avventura, nell’interesse di tutti”.
La costituzione di un comitato scientifico che dia una mano al direttore artistico, una maggiore partecipazione dei cittadini con le loro proposte e le loro idee, l’invito di personalità culturali importanti che non siano per forza del territorio salentino; la valorizzazione dei beni architettonici e culturali; la costruzione di una “Cittadella delle Culture europee”, con un Palacongressi e ampi spazi laboratoriali, destinati alla sperimentazione artistica e culturale, a disposizione di artisti provenienti da tutta Europa e da tutto il mondo; la promozione della nicchia del turismo portuale (vedi San Cataldo), suggerendo un modello turistico culturale, che coniughi la storia e l’identità culturale di Lecce e la salvaguardia dell’ambiente, attraverso il recupero e la valorizzazione del “Molo romano di Adriano”, ora, in completo stato di abbandono, sebbene potesse, invece, rappresentare un target di offerta turistica culturale, in grado di proporre “Lecce Città della Cultura del Mare”; la riqualificazione dell’area circostante al “Molo Adrianeo” potrebbe rappresentare, oltre che la tappa di un circuito storico-archeologico assai suggestivo, anche uno spazio destinato alla elaborazione artistica collegata alla Cultura del Mare, implementando, quindi, la fruibilità, anche, durante il periodo invernale e contribuendo alla destagionalizzazione del turismo e alla valorizzazione della marina leccese, fin’ora non adeguatamente valorizzata: sono questi i punti cardine del documento stilato dal Pd.