Proseguire le attività e le iniziative già avviate dal Comitato Lecce 2019 per dare più forza alla candidatura del capoluogo salentino e del suo territorio a Capitale Europea della Cultura. È questo l’obiettivo che si pone la Fondazione Lecce2019 che oggi ha avuto il suo battesimo ufficiale dopo l’atto del notaio Rocco Mancuso che ne ha ufficializzato la sua nascita. Venerdì 17, alle ore 17, la Commissione Europea si pronuncerà ufficialmente sul verdetto tanto atteso che stabilirà quale delle sei città in corsa avrà avuto la meglio e sarà diventata Capitale Europea della Cultura. La neonata Fondazione però ormai ha un suo statuto che vivrà a prescindere dall’esito finale che sarà stabilito dai giurati. Essa è costituita dal Comune di Lecce, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Brindisi, dall’Università del Salento, dalla Camera di Commercio di Lecce e da Associazione Fucina Futuro.
La Fondazione ha un pronostico di durata che arriva fino al 2021 e ha per oggetto il controllo e lo sviluppo di tutte quelle iniziative e attività che verranno fatte sotto il segno di Lecce Capitale della Cultura. Un soggetto terzo, insomma, riconosciuto da tutti gli enti che avrà come obiettivo anche quello di stabilire un progetto culturale, intrattenere le relazioni internazionali e attuare un programma a lungo termine che vada al di là dei governi cittadini che si potrebbero alternare. Ed è proprio l’indipendenza da qualsiasi corrente politica (o economica) il motivo principale che ha portato alla luce quest’idea innovativa. Un’idea che nasce da due esigenze in particolare: quella di significare alla Commissione che si hanno le idee chiare sulla governante che si intende assumere dal momento dell’eventuale acquisizione del titolo agli eventi che si susseguiranno; quella di creare un organismo che è il più adatto (una Fondazione come Statuto Sociale) a governare un’iniziativa di questo genere.
Una Fondazione che dovrebbe restare in vita anche se Lecce non dovesse ottenere il titolo di Capitale della Cultura. Come spiega, infatti, il sindaco di Lecce, Paolo Perrone che dice: “Nel nostro statuto non sono previste condizioni. Se malauguratamente non dovessimo vincere i soci sceglieranno se continuare o meno, ma si dovrebbe andare avanti tranquillamente ovviamente rivedendo l’oggetto e rimodulando i termini di esso. Si sceglierebbe un’avventura alternativa continuando ad incentivare eventi culturali, promozione, crescita e sviluppo del territorio. In questa Fondazione si sono unite tutte quelle istituzioni che hanno creduto al progetto e che hanno interpretato la volontà della comunità in modo unitario”.
Alla conferenza stampa, che ha annunciato il battesimo della Fondazione che si è tenuta questa mattina a Palazzo Carafa, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Paolo Perrone; il Presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete; il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales; il notaio Rocco Mancuso; il direttore artistico di Lecce2019, Airan Berg; nonché i rappresentanti degli altri enti ed organismi che a vario titolo sosterranno la Fondazione. E un pensiero particolare Perrone lo rivolge la suo collega di Brindisi: “Devo fare un ringraziamento speciale al sindaco Consales che ha fatto la difficile scelta di ritirare la candidatura singola di Brindisi e ha supportato, con la sua città, la nostra candidatura. Una scelta lungimirante e in controtendenza con quelle campalinistiche e prettamente politiche che siamo abituati a vedere nell’ultimo periodo”.
Perrone, infine, traccia un bilancio del percorso fatto fin qui e con orgoglio spiega: “Noi abbiamo fatto il massimo a cui potevamo aspirare. Non credo che si potesse fare di più e di meglio rispetto a quello che abbiamo fatto. Il 15, insieme al Presidente Vendola (quale rappresentante della Regione) che ci sta facendo sentire tutto il suo sostegno economico e politico, saremo con le altre città candidate davanti alla Commissione Europea e, finalmente, venerdì 17 alle ore 17 (dice sorridendo con un po’ di scaramanzia) avremo il responso tanto agognato”.