Legalità, costi elettorali e voto di scambio. Parlano i candidati di Lecce 2017

Sarà una campagna elettorale priva di ampi sperperi di denaro, per lo più sostenuta da modiche cifre messe insieme con il crowdfunding per alcuni, con la classica raccolta fondi per altri. Nelle parole dei candidati anche l’appello accorato a non cedere al voto di scambio.

Sulla campagna elettorale leccese deflagra la bomba che potrebbe scuotere i cittadini e rompere gli equilibri mutevoli del giudizio popolare sui candidati: l’inchiesta sul voto di scambio ha rivelato l’estensione della delicata indagine, inerente l’assegnazione delle case popolari, a nomi eccellenti: il sindaco Perrone, l’ex sindaca Poli Bortone, il parlamentare On. Marti, l’assessore D’Autilia e molteplici altri che si aggiungono ai nomi di Attilio Monosi e Luca Pasqualini, già resi noti in precedenza.  
 
Se nella campagna elettorale del 2012 qualcuno abbia realmente utilizzato la propria posizione influente per raccattare voti in cambio di assegnazioni agevolate delle abitazioni destinate agli indigenti, sarà la giustizia a stabilirlo; tuttavia, la vicenda giudiziaria in fieri, impone agli attuali candidati, in questa tornata elettorale, la massima chiarezza rispetto a spese elettorali, budget stanziato, criteri di legalità adottati, trasparenza  ed una nitida richiesta ai cittadini, cui dovesse essere proposto il voto di scambio, per non cedere alla svendita del diritto che determinerà il futuro della città.
Il tema in questione è quello affrontato, come segue,  dai  candidati sindaco di Lecce 2017.

Alessandro Delli Noci
Le parole d'ordine della mia campagna elettorale sono di certo ascolto, trasparenza e legalità, parole che ogni giorno oramai da tre mesi, da quando ho avviato il progetto delle "Primarie delle Idee", rendiamo concrete ascoltando i bisogni di tanti concittadini, condividendo con loro visioni e impegni morali e dando conto delle nostre azioni presenti e future. Il programma di "Un'Altra Lecce" nasce proprio dall'ascolto delle idee e delle proposte di tutti coloro che hanno voluto e vogliono contribuire a costruire una città diversa, una città più vivibile, più inclusiva che offra a tutti le stesse possibilità. La nostra prospettiva è quella del "fare insieme" nella massima trasparenza e fiducia. Per questa ragione, stiamo avviando in questi giorni una campagna di crowdfunding, letteralmente  “raccolta fondi collettiva”, chiedendo a quei cittadini che credono sia possibile costruire una città più solidale, meritocratica e vivibile per tutti, di contribuire a sostenere e sviluppare questo nostro progetto come possono. 
Rendere questa campagna elettorale veramente leale e significativa vuol dire, per noi, rimettere al centro la responsabilità e il protagonismo dei cittadini, costruire insieme il programma e la stessa campagna elettorale nella massima fiducia reciproca. 
L’utilizzo dei fondi sarà reso pubblico, in maniera trasparente, per dare conto ai cittadini di tutte le azioni intraprese e una parte dei fondi raccolti sarà destinata a progetti di utilità sociale.
Non abbiamo nulla da promettere che non sia l'impegno a costruire concretamente Un'Altra Lecce. Un impegno che è mio e di tutte quelle persone che ogni giorno, da tre mesi, mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze a servizio di questo nostro ambizioso progetto.
 
 
Fabio Valente ( in attesa di certificazione richiesta dal Movimento per ufficializzare la candidatura)
 
Il M5S è un movimento composto da cittadini e viene finanziato dai cittadini con donazioni libere, con l'apporto professionale personale e con i mezzi che gli stessi metteranno a disposizione.
Non abbiamo stabilito un budget ma sarà sicuramente di molto inferiore rispetto alla altre forze in campo, come nostro costume preferiamo sfidarle più sui temi programmatici che sul piano della forza comunicativa.
 Non siamo abituati a fare promesse ma a mantenere gli impegni, primo tra tutti la legalità, la trasparenza e la partecipazione attiva dei cittadini sono per noi fondamentali. Sfidiamo gli altri partiti a superarci, se hanno abbastanza fiato per rincorrerci. 
La matita e la scheda nella cabina elettorale sono delle armi potentissime in mano ai cittadini, è loro dovere utilizzarle sempre nel migliore dei modi.
Il M5S in campagna elettorale si farà promotore di iniziative volte alla legalità e alla trasparenza del voto.
Chiederemo all'amministrazione, per il periodo di campagna elettorale, un numero della Polizia Municipale reperibile ogni giorno per segnalazione di abusi relativi a manifesti abusivi, vele, volantinaggio abusivo ed imbrattamento della città ed un servizio di assistenza alla denuncia dell'eventuale compravendita di voti.
La legalità ed il rispetto delle regole che applicheremo a noi, in questa tornata elettorale, pretenderemo sia rispettato anche da tutte le altre liste, l'inaffidabilità dei candidati si dimostra sin dalla campagna elettorale.
 
 
Carlo Salvemini
 
 Più che grandi somme di denaro, nella mia campagna ci sarà grande disponibilità di entusiasmo.
A breve lanceremo una sottoscrizione pubblica che sarà nel segno della totale trasparenza sui donatori. La nostra campagna elettorale sarà molto sobria nelle spese, anche perché si baserà soprattutto sul contributo d’opera dei numerosi volontari che abbiamo già cominciato ad aggregare e organizzare. Penso che le campagne elettorali più che di grandi somme di denaro si debbano nutrire di grandi entusiasmi e del coinvolgimento diretto di volontari e sostenitori del cambiamento. È quello che stiamo facendo.
Chi promette lo fa sapendo di non poter mantenere. Per combattere il voto clientelare io conto sull’orgoglio e sulla dignità dei leccesi.
Si vota per il bene della città, per scegliere amministratori che siano capaci e onesti. È evidente che chi cerca di farsi strada provando a corrompere un elettore dimostra di non essere capace né onesto. Inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi, chi cerca voti in questo modo fa promesse che non è in grado di mantenere. Io conto sulla maturità dell’elettorato leccese, sulla capacità di ognuno di percepire le promesse, le piccole regalie, come un attacco alla propria dignità di cittadino e di elettore. Tutti i leccesi, specialmente quelli che vivono maggiori difficoltà, hanno interesse ad eleggere persone oneste, che garantiscano nient’altro che il massimo impegno per il bene comune.

 Mauro Giliberti

La legge afferma che un candidato, nel corso della campagna elettorale, non può sostenere una spesa superiore a 25mila euro di base, più 1 euro per ciascun elettore. Calcolando che il Comune di Lecce conta circa 70mila elettori, ci troviamo dinanzi ad una spesa massima di circa 95mila euro.
In realtà contiamo di spendere meno e, se attraverso la raccolta fondi con un tetto massimo di 3.000 euro una tantum dovessimo ottenere un introito superiore alla spesa, con l’avanzo finanzieremo il Comune vincolando l’utilizzo delle somme per servizi in favore dei diversamente abili.
Ciascun nostro sostenitore non potrà fornire, nel corso dell’interna campagna elettorale, più di 3mila euro complessivi, né potrà contribuire più di una volta se rappresenta una società, cumulando lo status di persona fisica e giuridica. Lo stesso principio vale anche per i gruppi di aziende. Questo significa, in maniera chiara ed inequivocabile, che la mia campagna non vedrà emergere grandi contribuenti, ma tante persone pronte a condividere e supportare, nel loro piccolo, il mio progetto politico. Tanti amici, nessun padrone.
E’ bene chiarire ai cittadini, inoltre, che il voto di scambio è un reato. Se qualcuno chiede il voto in cambio di promesse, lo commette. Invito i leccesi a votare per il futuro della città, per scegliere il loro rappresentante politico esclusivamente in virtù della fiducia che nutrono nei suoi confronti e della sua onestà personale.
 
di Valentina Petrucci 



In questo articolo: