Linea politica ondivaga, l’Ncd salentino non si sente più rappresentato da Alfano

Nel giorno in cui Adriana Poli Bortone lancia la sfida per un pubblico confronto a Michele Emiliano, definendolo il suo unico competitor e Fabrizio Camilli conferma la sua discesa in campo con Forza Italia, anche l’Ncd getta la pietra nello stagno della politica salentina.

Il Nuovo CentroDestra salentino non si sente più rappresentato da Angelino Alfano e dalla linea politica del partito a livello nazionale. Lo rende noto in un comunicato che mette in bilico le certezze sulle quali sembrava camminare il partito che in provincia di Lecce fa riferimento ad Andrea Caroppo, consigliere regionale uscente, il coordinatore provinciale dell’Ncd Gianni Marra.
 
Intanto si parla di una riflessione a tutti i livelli; poi si palesa un ‘forte disagio’ rispetto al posizionamento del partito; infine si promette una granitica unità del gruppo salentino che prenderà decisioni solo e sempre unitarie.
 
Due le colpe dei quadri dirigenti nazionali: lo schiacciamento sulle posizioni di Matteo Renzi (valutazioni che, in seno al partito staccatosi da Forza Italia in occasione della nascita del Governo Letta) e il naufragio colposo del progetto centrista di Area popolare che in Puglia, ha portato all’implosione di ogni inziativa comune, mandando l’Udc a correre con Michele Emiliano e l’Ncd con Francesco Schittulli.
 
“Lo schiacciamento a sinistra in pochi mesi ha letteralmente distrutto il sogno iniziale di un partito chiamato a costruire un nuovo centrodestra e ne ha eroso i consensi e l’entusiasmo. A tanto non può non aggiungersi la delusione relativa all’evidente naufragio del progetto di Area Popolare, così fumoso da non riuscire a trovare già in Puglia consistenza unitaria avendo permesso i vertici nazionali del partito che l’Udc facesse inspiegabilmente parte della coalizione di sinistra. Per questo, dunque, sono in corso delle valutazioni all’esito delle quali, in ogni caso, il gruppo di NCD Salento, del quale fa parte anche il Consigliere uscente Andrea Caroppo, resterà compatto nell’interesse dei cittadini pugliesi e per la costruzione di un vero centrodestra.”
 
A cosa porterà a livello locale questa inversione di marcia non è dato saperlo, ma ciò che conta è che lo scenario continua ad essere in movimento e non accenna a sedimentarsi. Gli equilibri vacillano e si aprono prospettive che fino a ieri sembravano fantascientifiche. Francesco Schittulli, candidato presidente regionale sin dalla prima ora del Nuovo CentroDestra, non dovrebbe risentire dello smottamento e anzi dovrebbe essere rafforzato, ma è chiaro che un gruppo importante della politica a livello provinciale annuncia una nuova rotta che non si comprende bene verso quale sponda porterà.

E' probabile anche che la costruzione e l'approntamento delle liste stia lasciando strascichi pericolosi: come lo prenderanno, infatti, gli alfaniani il travaso di nomi pesanti della falange fittiana nella Lista del Presidente in cui è confluito l'Ncd? Esiste o no il rischio che per rafforzare la lista schittulliana, proprio i candidati dell'Ncd corrano il rischio di vedersi sorpassati e messi nell'angolo? Il rischio è dietro l'angolo anche se non si può negare che il mal di pancia nei confronti di Alfano metta radici in tempi più lontani.



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