Le polemiche non si placano, e ci mancherebbe altro. Dopo il Consiglio Comunale di ieri, durante il quale sono volate scintille tra il Sindaco Salvemini e il capogruppo di Prima Lecce Antonio Finamore, la maggioranza della Giunta guidata dal duo Salvemiini-Delli Noci, sembra davvero non esserci più.
Ieri il capofila di PL ha accusato il Primo Cittadino di voler “spaccare” il suo movimento, per tentare di ritrovare i numeri a Palazzo Carafa, e oggi ad accodarsi alle accuse è il Coordinatore Cittadino della Lega Mario Spagnolo, che etichetta Salvemini come “sindaco per caso”.
“Il Sindaco – chiosa Spagnolo – vorrebbe amministrare una città come Lecce senza l’apporto di una maggioranza. Improvvisazione, smania di potere, maggioranza a corrente alternata, improbabili piani traffico, concerti in siti sbagliati, città poco sicura e tanto altro per un cocktail esplosivo che siamo sicuri avrà il suo culmine nel lasciare il passo a future elezioni, capaci di darci un sindaco vero, eletto con la forza dei numeri senza anatre zoppe e miracolosi salvataggi”.
Il numero uno della Lega-Lecce (che, a proposito, sarebbe in procinto di accogliere nuovi ingressi, tra i quali proprio i tre consiglieri di Prima Lecce d’origini Martiane), prosegue: “la chiarezza prima di tutto, come nella vita di tutti i giorni a maggior ragione in politica dove l’opacità non paga mai ed a lungo andare consuma e punisce chi ne fa uso”.
Andrea Guido contro le casette in legno
Intanto, continuano a montare le polemiche sulla gestione delle festività natalizie. Dopo gli striscioni di protesta per una città “spenta” affissi nelle ultime ore dagli attivisti di CasaPoond, ora è il Consigliere Andrea Guido a scagliarsi contro il villaggio di Natale pensato in Piazza Libertini.
“Gli esercenti – accusa l’ex Assessore all’Ambiente – hanno pagato 1.000 euro a testa per avere giusto due moduli di pochi metri quadri, fatiscenti, in legno marcio, con il soffitto bucato e il cellophane inchiodato sulla copertura che ad ogni soffio di vento si gonfia come una vela. La corrente elettrica, poi, tutta un’altra vicenda. E ancora una volta l’inganno si svela a cose fatte: non c’è! Se i commercianti la vogliono sono altre 11mila euro da sborsare, tutto, ovviamente, a carico loro. Altrimenti al buio.
Questo è il nostro bel Villaggio di Natale, fiore all’occhiello degli allestimenti 2018. Doveva esserci una ruota panoramica, doveva esserci la pista di pattinaggio sul ghiaccio e, soprattutto, l’area doveva accogliere gioia, armonia e spirito natalizio.
A questo aggiungiamo la delusione di noi tutti cittadini per l’ennesima ridicola beffa dell’assessore Paolo Foresio. Che imparasse a rispondere al telefono, che cominciasse a usarlo anche quando non gli conviene, perché la gente è stanca. Lo sono gli operatori del settore, le associazioni e i privati cittadini. Sono stanchi di essere presi in giro, sono stanchi di prendere solo fregature e sono esasperati da decine e decine di appuntamenti disattesi e di un telefono che squilla, squilla e squilla ancora, all’infinito, senza che lui mai risponda”, conclude.
La precisazione di Palazzo Carafa
“E’ utile precisare – si legge in una replica ufficiale di Palazzo Carafa – che le casette sono state noleggiate dai commercianti attraverso trattativa privata con un fornitore. Riguardo al fatto che i commercianti dovranno pagare l’energia elettrica che sarà utilizzata per l’illuminazione delle stesse, si fa presente che tutti i commercianti in sede fissa e ambulante pagano i consumi elettrici. Compresi quanti, come avvenuto in occasione della Festa di Sant’Oronzo, utilizzano la “dorsale elettrica” messa a punto dall’Ufficio utenze del Comune di Lecce, che consente di evitare l’impiego di gruppi elettrogeni. La stessa sarà installata in Piazza Libertini anche in occasione del periodo natalizio”.



