Sì della Corte Suprema indiana al rientro di Massimiliano Latorre per 4 mesi. Il fuciliere del battaglione San Marco potrà tornare a casa ma solo per il periodo di tempo necessario a riprendersi al meglio dalla leggera ischemia che lo aveva colpito nella notte del 31 agosto scorso. Ad una condizione: il tribunale ha, infatti, chiesto un'ulteriore documento (oltre alla garanzia scritta che il governo italiano ha inviato ai giudici tramite l'ambasciatore Daniele Mancini) in cui il nostro Paese si impegna in modo «non ambiguo e non equivoco» a far tornare Latorre a New Delhi al termine del “permesso” concesso. A occhio e croce, Latorre dovrebbe dunque riprendere l’aereo per l’India dopo Natale, agli inizi di gennaio.
Questa volta, tocca riconoscerlo non c’è stato nessun effetto sorpresa: già nei giorni scorsi, in una conferenza stampa, il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj aveva dichiarato che il governo non avrebbe ostacolato la decisione della Corte presa «su basi umanitarie» anche se, a onor del vero, qualche timore su una risposta positiva era aleggiato nell’aria dopo l’istanza presentata da un avvocato indiano a nome di Freddy Jhon Bosco, il proprietario del peschereccio St. Antony coinvolto nell’incidente con la Enrica Lexie, in cui si chiedeva al massimo tribunale indiano di nominare una commissione medica che verificasse le reali condizioni di salute di Latorre.
Pochi minuti dopo la decisione della Corte Suprema, il premier Matteo Renzi ha immediatamente cinguettato sul suo profilo ufficiale Twitter un messaggio rivolto al governo indiano «collaborazione con la Giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti». Immediata la replica di Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia: «Renzi, stimi l’India perché rimanda a casa Latorre per 4 mesi dopo un’ischemia e 2 anni di detenzione illecita? Sei impazzito?».
Il rientro di Massimiliano Latorre, anche se per un periodo limitato, rende felici solo a metà: resta, infatti, la «questione-Girone». L'altro marò, trattenuto a New Delhi dal 15 febbraio 2012, resterebbe lì. Al di là dell’enfasi del Presidente del Consiglio il problema resta intatto poiché Girone, in attesa del rientro del collega, sarebbe a tutti gli effetti «ostaggio» del ping-pong tra Italia e India.
Marò gioia a metà: Latorre torna a casa per 4 mesi, Girone resta in India
Massimiliano Latorre potrà tornare a casa per 4 mesi per curarsi dall’ischemia che lo aveva colpito lo scorso 31 agosto. I giudici hanno però chiesto una la garanzia scritta del rientro. Bene, ma Salvatore Girone?