"Piaccia o non piaccia, la Segreteria ha lavorato con assoluto senso di responsabilità, ricercando candidature vincenti ed escludendo percorsi personali", non ci sta Fabrizio Marra, segretario cittadino del Partito Democratico leccese ad incassare gli attacchi ricevuti da più parti e pone l'accento sulla bontà del proprio lavoro.
Da giorni, le insistenti richieste di un mea culpa da parte della segreteria sono sfociate in una sonora richiesta di dimissioni; ci scherza su, Fabrizio Marra, e ironicamente esclama: " in ordine gerarchico, dopo il segretario Lacarra ci sarebbe Matteo Renzi ai vertici del partito, chiederanno anche le sue dimissioni?"
L'intricata vicenda che ha portato il centrosinistra leccese, ad oggi, a non avere individuato ancora il candidato per la corsa elettorale, mette il Segretario del Pd nella condizione di voler chiarire la propria posizione a seguito di tante critiche: "Non ho mai ragionato in termini di "guelfi e ghibellini", nell'esercizio delle mie funzioni c'è stato un approccio laico, scevro da condizionamenti legati alle frizioni interne del partito. Ne è prova che la proposta della candidatura del Dott. Prete sia stata presa in seria considerazione e, di lì a poche ore, quella proposta si sia tradotta in un incontro tra la delegazione del partito e il Dott. Prete (nei delegati presente anche Salvatore Piconese, segretario provinciale del Pd, ndr). Infatti, è lo stesso Marra a spiegare che il nome di Prete proveniva da un noto consigliere comunale che non era stato sostenitore della sua candidatura presso il Congresso del Pd di Lecce, tantomeno di Salvatore Piconese nell'ambito di quello provinciale.
È storia ben nota, poi, che quella del Dottore Prete sia stata la prima di tre candidature "bruciate".
"Sono intellettualmente libero – sente di ribadire Marra – tant'è che pur sostenendo il segretario provinciale Salvatore Piconese, ho scelto liberamente di votare Si al referendum del 4 dicembre". In conformità con questo ragionamento, Marra, riconferma la massima apertura alle proposte dei movimenti civici che siano, tuttavia, alternativi all'esperienza amministrativa di Perrone. Chiude la porta, in definitiva, a "Un'AltraLecce" che, voci insistenti degli ambienti della politica leccese attesterebbero vicina ai partiti di centrosinistra ed interessata ad un accordo con il Partito Democratico già al primo turno; ad ogni buon conto, sembrerebbe più plausibile la fuga del movimento civico di Ernesto Mola verso la nuova formazione dell'ex assessore del Perrone bis.
"Qualsiasi contributo in un perimetro di centrosinistra è ben accetto, non ci sono preclusioni rispetto alle proposte. Va bene l'idea di aprire alla società civile", conferma Marra in linea con quanto dichiarato dall'On. Massa rispetto al percorso auspicato per le segreterie, a riprova della bontà del lavoro svolto dalla direzione leccese del Pd, fino ad ora.
Valentina Petrucci
Pd, Marra puntualizza ‘Dalla segreteria solo soluzioni, da chi fa critiche nessun contributo’
Il segretario del Partito Democratico, Fabrizio Marra, in difesa dell’operato della segreteria cittadina sull’individuazione del candidato per la corsa elettorale. ‘Sono intellettualmente libero, non ho preclusioni per proposte che vengano dalle civiche’