Insieme per salvare gli ulivi, gli agricoltori marciano su Lecce

Sono quasi 2.000 i partecipanti che hanno preso parte alla protesta degli agricoltori.Un corteo che ha visto i gonfaloni dei Comuni di tutto il Salento interessato, per dare un volto ed una voce all’emergenza Xylella, il batterio Killer che ha colpito il cuore della Puglia

E’ partita da via XXV Luglio la marcia che questa mattina ha preso vita per le strade di Lecce.

Un corteo che sembrava non conoscere fine e presenziato da circa 2.000 persone: sindaci,agricoltori,cittadini e studenti. Tutti,davvero tutti, questa mattina per gridare a gran voce che si ha bisogno di una soluzione imminente, diversa da quella che sta vedendo ad oggi piante di ulivo falciate sotto gli occhi dei proprietari dei terreni infestati dal batterio killer.

Un compleanno infelice quello che tra poco tempo festeggerà la Xylella che, ormai,  da quasi due anni sta minando il patrimonio non solo agricolo ma economico, sociale e culturale del Salento e della Puglia.

Si, perché la morte degli ulivi porta automaticamente alla morte di agricoltori, imprenditori,lavoratori e cittadini che non potrebbero più beneficiare di un bene così prezioso per le nostre tavole, per la nostra salute, per il mercato.

Il Salento respira e vive grazie a queste piante secolari che caratterizzano un territorio fatto di paesaggi e colori che non esistono altrove.

Allora dov’è la soluzione? “La soluzione sta per arrivare– dice il Sindaco di Parabita Alfredo Cacciapagliae voluta o no, accettata o no, dobbiamo attuarla. Nella vita si deve rischiare stando uniti perché se si muore,si muore tutti insieme,quindi,atroce che sia questa soluzione,noi siamo tenuti ad accettarla e a metterla in pratica

Una soluzione che lascia sbigottiti gli agricoltori perché si parla di utilizzare dei pesticidi che potrebbero effettivamente fermare la Xylella ma  potrebbero anche  distruggere quel che rimane di un paradiso naturale.

Si rischierà il peggio,si rischierà la morte di un ecosistema rimasto intatto tra i pochi, si rischierà l’inquinamento delle acque e si rischierà per  la salute di ognuno di noi.

Tutto questo, oggi, sembra un crimine nei confronti di un intero territorio che solo da poco ha visto riconosciuto lo Stato d'Emergenza.

Non solo i cittadini,ma anche le Istituzioni sono fortemente presenti e vicine al problema e si cercherà fino all’ultima spiaggia di attuare la decisione migliore per il bene comune.

E’ questa la protesta di ognuno di noi: “trovare una soluzione ma una soluzione che ci permetta di continuare a vivere”, questo il grido degli agricoltori e degli imprenditori agricoli che questa mattina hanno letteralmente assediato la città e mandato in tilt il traffico leccese.



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