Meno pass auto permanenti, più spazio a quelli temporanei: la proposta di Lecce Città Pubblica

Stamattina il consigliere comunale Carlo Salvemini, di Lecce Città Pubblica, ha illustrato le proprie proposte sui criteri d’accesso alla ZTL da discutere Lunedì in Consiglio Comunale:’Serve ridurre il numero di permessi permanenti, oggi arrivati a 13mila’.

Correva l’anno 2013. E, all’epoca, venne chiesto alla maggioranza di redigere un regolamento sui criteri di accesso alla ZTL (Zona a Traffico Limitato) dopo anni di gestione impostati unicamente su provvedimenti monocratici adottati da sindaco e dirigente. Adesso, però, è arrivata l’ora di discuterne tutti assieme, maggioranza e opposizione. Lunedì prossimo infatti, in Consiglio Comunale, verrà discusso il regolamento di rilascio dei pass nel centro storico. Così stamattina, davanti alla stampa, l’esponente politico di centrosinistra ha illustrato le idee tradotte in alcuni emendamente alla delibera varata dalla Giunta. «In primis – spiega Salvemini – serve ridurre il numero di permessi permanenti, che ad oggi risultano ben tredicimila. Attraverso una ricerca, abbiamo inoltre disegnato una mappa di chi realmente ne ha bisogno». L’obiettivo, comunque, è a lungo termine e viaggia verso la progressiva pedonalizzazione dell’area centrale di Lecce

La conferenza tenutasi nella suggestiva cornice della Fondazione Palmieri – situata in Vico dei Sotterranei – offre al commercialista leccese l’occasione di riassumere la storia degli ultimi sedici anni. «Dal 1999 ad nessuno degli interventi previsti al servizio della ZTL è stato realizzato: parcheggi a ridosso del centro storico o mezzi pubblici alternativi. Non sono stati installati accessi elettronici riservati agli autorizzati, non è stato adottata una gestione informatica dei pass (strumenti indispensabili per ottimizzare il servizio)». «Oggi dopo 16 anni – prosegue – la maggioranza si convince con fatica ad adottare un regolamento, che definisce un quadro di regole chiaro e trasparente. Consapevoli di non dover sprecare questa opportunità abbiamo esaminato bisogni, necessità, criticità, privilegi: provando ad intrecciarli con la situazione attuale. Interrogando gli uffici, accendendo all’open data, studiando articolo per articolo la proposta di regolamento».

Così facendo, si è quantificato quante auto in meno far accedere alla ZTL, peraltro un obiettivo politico da tutti condiviso. «La linea guida che abbiamo seguito, consapevoli di cosa è oggi il centro storico, con l’ aumento esponenziale della domanda di pedonabilità, è stata quella di privilegiare, nella concessione dei pass permanenti, l’uso abitativo degli immobili. Certi che per gli altri usi, ad eccezione di attività ricettive e assistenza medica, basti garantire una razionale flessibilità nella concessione di permessi temporanei». Insomma, conta la necessità effettiva momentanea e certe, che non limiti la qualità della vita e il decoro del centro storico, e al tempo stesso la sua efficienza.

«Proponiamo emendamenti aventi l’obiettivo di ridurre ulteriormente le auto nella ZTL rispetto a quanto scritto nella proposta di regolamento e di migliorare la gestione del servizio complessivamente inteso», aggiunge. Per sintetizzare: riduzione dei pass permanenti e maggiore ricorso ai pass temporanei che sono la forma flessibile per soddisfare bisogni e necessità senza tradurle in privilegio ingiustificato. Un esempio pratico? Niente pass alla categoria dei titolari di studi professionali, poiché «Aventi uno status non diverso da tanti cittadini, come ad esempio il dipendente di banca, che lavorano in centro e pure senza i pass». Oppure «Assegnare massimo due pass auto per unità abitativa, o anche alle strutture ricettive non dotate di parcheggio proprio per permettere giusto agli avventori di salire i propri bagagli, ma lasciando l’auto in un altro posto».

«Naturalmente non è scontato che queste proposte vengano accolte dalla maggioranza – conclude – ma riteniamo che ciascuno debbia esplicitare il proprio punto di vista sull’argomento che sottende un’idea di accessibilità, diritti, necessità, privilegi rispetto al nostro centro storico».

Intanto il Consigliere del Partito Democratico Antonio Rotundo annuncia che lunedì, nel corso della discussione in Consiglio Comunale sul nuovo regolamento, l’opposizione presenterà un apposito ordine del giorno per impegnare l'Amministrazione ad attivare h24 la videosorveglianza. ‘Se si vuole davvero contenere l'attuale invasione del traffico privato – scrive Rotundo – e puntare alla valorizzazione del centro storico, la strada obbligata è quella di avere una unica Ztl dalle ore 0.00 alle ore 24.00, superando l'assurdità di una ztl a tempo. D'altro canto quando con il nuovo regolamento il Consiglio Comunale avrà consentito a chi vive, a chi lavora e alle persone disabili la piena fruizione del centro storico, non c'è  un solo argomento ragionevole per non attivare i controlli elettronici’, conclude il consigliere dem di Palazzo Carafa.



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