Merine, aria irrespirabile nella notte. Parlangeli (M5S): ‘Situazione gravissima, il Comune si dia da fare e i cittadini denuncino’

Sul dibattito sollevato dalla nostra redazione, dopo l’intervento del sindaco di Lizzanello, dice la sua il consigliere comunale di M5S, Antonio Parlangeli.

In più punti di Merine, da mesi, si sviluppano ormai incendi. Dalle sterpaglie alla plastica, dalle gomme alla spazzatura abbandonata nelle campagne. Sono mortificato per l’atteggiamento di alcuni residenti che preferiscono tacere, della poca attenzione da parte della maggioranza consiliare. Ho sempre combattuto l’omertà, la difesa del territorio e dell’ambiente non dovrebbe avere colori politici’

È un fiume in piena Antonio Parlangeli, merinese doc, esponente di spicco a livello provinciale del M5S e consigliere di minoranza al Comune di Lizzanello.

La discussione sull’aria irrespirabile di Merine, quell’aria di fumo acre che spesso sa di plastica, quando in tarda serata o sul far della notte si accendono roghi di strana, stranissima natura, non può lasciare indifferenti.

Leccenews24.it aveva lanciato l’allarme disperato di alcuni residenti che avevano scritto alla nostra testata: ‘Che aria respirano i nostri figli?

Nella giornata di ieri era intervenuto il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone, per ricordare che l’Amministrazione Comunale ben conosce il grave problema e ha fatto quanto di sua competenza per risolverlo, segnalando i roghi ai Carabinieri della locale Stazione e denunciando il tutto al Noe. Purtroppo il primo cittadino ha fatto anche capire che la mancanza di risorse pubbliche rende impossibili gli appostamenti e controlli più puntuali anche da parte dei Vigili Urbani che fanno tanto, più di quello che possono.

Parlangeli, però, non condivide il racconto del Sindaco e ritiene che fino ad ora il Comune abbia fatto troppo poco per risolvere il problema, che è un problema gravissimo: ‘Non basta denunciare. È assurdo che nel 2019 noi cittadini siamo costretti a organizzare le “ronde” nel paese. Come consigliere comunale ricordo a tutti di non avere potere ispettivo ma senso civico sì. Siamo tenuti a salvaguardare il futuro dei nostri figli e per 5 anni considero tutti i bambini di Lizzanello e Merine come miei figli’.

Il Problema per Parlangeli viene da più lontano e ha radici più profonde: ‘Quando ci si abitua a vivere nel degrado e nel completo abbandono amministrativo, sentendo l’istituzione comunale lontana se non assente, diventa più facile che si crei il terreno fertile per le azioni degli incivili e dei piromani. Se ci fosse un’amministrazione vicina davvero ai cittadini e alle loro esigenze, sarebbe tutto diverso perché si innescherebbe un circolo virtuoso che qui pare molto lontano dal poter partire’.

La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti differenziati che dovevano essere il grimaldello per la rottura di un vecchio modo di pensare all’ambiente per dare vita a nuove prospettive, non decollano come dovrebbero. Molti cittadini ancora non differenziano per ignoranza o per dolo, non conferiscono, risolvono il problema con una pessima raccolta o deturpando le campagne con discariche a cielo aperto. Qualcuno addirittura brucia l’immondizia nei propri poderi.

‘Fatevi un giro per Merine nelle strade urbane e poi non ne parliamo in quelle periferiche, leggermente extraurbane. Troverete tappeti di carte e plastica. Eppure qui si paga una Tari tra le più alte d’Italia, i residenti sono allo stremo. Sarebbe dovuto essere un monito per un servizio migliore, ma evidentemente l’unico obiettivo era correggere i vecchi errori per salvaguardare i conti malandati dell’ente indebolendo solo le tasche dei cittadini’.



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