Minerva tentenna e apre a Barba. Il pacchetto di voti del petroliere potrebbe essere decisivo

Il candidato a sindaco del centrosinistra non ha gradito la chiusura netta di Sel all’ingresso dei ‘barbiani’ nella sua coalizione. Oggi pomeriggio proverà a far capire l’importanza del sostegno dell’ex Senatore.

Saranno decisive le prossime 24 ore per capire il gioco delle alleanze tra le forze politiche cittadine, in vista delle elezioni comunali del 5 giugno nella “Perla dello Jonio”.
 
A Gallipoli tutto può succedere si diceva qualche tempo fa, sottolineando l’imprevedibilità dei comportamenti degli attori sul palco e la risultanza delle loro azioni.
 
Anche questa volta una buona dose di “follia” sembra aleggiare all’ombra del Rivellino. La clamorosa scelta di Vincenzo Barba, transitato in Forza Italia dopo aver abbandonato i Conservatori e Riformisti, di sottrarre il proprio appoggio al candidato del centrodestra Sandro Quintana, per virare con una civica alla corte di Stefano Minerva, sembra essere tutt’altro che tramontata, poiché molti collaboratori del giovane candidato sindaco lo starebbero consigliando ad accettare la mano tesa dell’ex Senatore e a non rifiutarla.
 
Voci insistenti di corridoio, infatti, raccontano che Minerva non abbia accettato di buon grado l’uscita pubblica di Sel che ha immediatamente stoppato qualsiasi ingresso dei “barbiani” nella coalizione di centrosinistra. I toni duri di Massimo Esposito, segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, hanno fatto storcere il naso all’ex Segretario dei Giovani Democratici che, invece, vedrebbe di buon occhio il sostegno alla sua candidatura di una lista civica composta al 50% da appartenenti all’entourage del petroliere e al 50% dagli esponenti dell’Associazione “Gallipoli 2012” (una lista di soli “barbiani” sarebbe più difficile da collocare nella coalizione).
 
Non è da escludere che nella giornata di oggi queste due tessere si incastrino e la neonata civica possa avere luce nel giardino politico di Minerva, con buona pace di Sel e dei “duri e puri”.
 
Il cerino rimane acceso nelle mani di Forza Italia, però, che aveva sfilato Barba ai Cor nella certezza di giocare un ruolo da protagonista anche nelle amministrative gallipoline. Ma il disimpegno del Senatore dal sostegno a Quintana potrebbe spingere il partito azzurro a non appoggiare l’imprenditore turistico e a provare un accordo dell’ultima ora con l’altro candidato alla carica di Primo Cittadino: Flavio Fasano.
 
L’avvocato ha detto di non volerne sapere nulla di un accordo con Barba, ma in tanti in Forza Italia sono disposti a fargli cambiare idea.
In realtà i tre aspiranti alla poltrona più alta di Palazzo Balsamo sembrerebbero non essere numericamente distanti l’uno dall’altro: in alcuni casi hanno alle spalle buone liste, in altri godono del peso specifico del candidato.
 

Così Vincenzo Barba prova a uscire dall’angolo  e a rendere determinante il suo pacchetto di voti.



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