Minervino di Lecce. La guerra dei Caroppo deflagra all’improvviso

All’indomani delle dichiarazioni del consigliere regionale Andrea Caroppo nei confronti dell’ex ministro Raffaele Fitto, accusato di parlare a Roma un linguaggio opposto a quello che invece parla sul territorio pugliese, interviene Ettore Caroppo, ex Sindaco di Minervino

Deflagra all’improvviso nel comune di Minervino di Lecce la guerra dei Caroppo, la guerra tra parenti. Da un lato il consigliere regionale, Andrea, figlio di Gino e politico di lungo corso e dall’altra Ettore, ex primo cittadino della città del dolmen nonché suo cugino.  Oggetto del contendere alcune dichiarazioni che il giovane avvocato ha rilasciato in merito alla sconfitta del candidato di Forza Italia alle elezioni amministrative di Bari e del centrodestra in generale in molti comuni del Salento dove, a conti fatti, ha prevalso il centrosinistra.

Cosa rimprovera Andrea a Raffaele Fitto, suo ex leader? Niente di nuovo: ciò che a livello nazionale gli alfaniani rimproverano a Berlusconi e a livello locale i politici passati al Nuovo Centro Destra ammoniscono al ministro magliese ossia le scelte non condivise, assunte in autarchica solitudine. «Se si vuole costruire un centrodestra competitivo e vincente – dichiara il consigliere regionale- non si può predicare bene a “Porta a Porta” e razzolare male nei Comuni salentini, mortificando amministratori e militanti del centrodestra con atteggiamenti di autosufficienza e imposizioni, che sgretolano lo schieramento anziché allargarlo, ma occorre costruire con umiltà un centrodestra plurale e inclusivo».

A rispondergli per le rime interviene Ettore che a Minervino ha perso le elezioni anche e soprattutto per i 91 voti, a suo dire misera colletta, che il giovane consigliere regione  schieratosi con l’avversario dell’ex sindaco ha raccolto «il Consigliere Regionale – afferma l’ex primo cittadino- è proprio il meno indicato a fare critiche di questo tipo e farebbe bene a tacere considerata la pessima figura rimediata nell’ultima tornata elettorale dove è riuscito a racimolare solo e soltanto 91 preferenze nonostante l’impegno profuso per lo scopo. Il consigliere è dunque il meno accreditato, sia dal punto di vista etico che politico, ad esprimere giudizi che hanno solo e soltanto carattere propagandistico personale». «Spieghi prima agli elettori  e poi a chi gli ha dato la possibilità di guadagnarsi la “pagnotta” nel consiglio regionale – continua Ettore Caroppo- quali sono stati i principi etici e politici che lo hanno indotto a tradire Forza Italia». Insomma, secondo l’ex Sindaco Andrea «farebbe bene a dedicarsi h24 al ruolo di semplice consigliere comunale a cui i suoi 91 elettori lo hanno destinato».

A dirla tutta però Andrea Caroppo ha fatto una battaglia per le amministrative in cui ha messo in secondo piano la sua persona a vantaggio della squadra di Fausto De Giuseppe. Ne è testimonianza il fatto che ha raccolto, nello stesso comune, oltre 500 voti in quanto candidato alle Europee per l’Ncd,  507 preferenze per l’esattezza contro le 315 di Raffaele Fitto. Come a dire che per lui era più importante vincere a Minervino come coalizione. Anche questo, ad onor del vero, potrebbe essere un metro di misura…