La campagna elettorale si fa sentire e la sua eco comincia a rimbombare. Forse per questo giungono alla nostra redazione le prime segnalazioni border-line, di chi ritiene che i clima surriscaldato dalle dimissioni del Primo Cittadino di Monteroni, Lino Guido, potrebbe diventare ancora più incandescente alla luce di iniziative politiche particolari.
L’immagine che ci giunge è quella di un manifesto, dell’Associazione Giovani Democratici, nella quale un gruppo di volontari si mette a disposizione per aiutare i giovani a cercare lavoro.
“Un partito, anche nelle sue articolazioni periferiche, non dovrebbe mai promettere di facilitare opportunità di lavoro, soprattutto in campagna elettorale, poiché si dà della politica un’idea distorta. Il Pd farebbe meglio a darsi da fare a Bari e a Roma per creare politiche del lavoro serie e concrete, evitando comportamenti che potrebbero sembrare vere e proprie speculazioni dinanzi alla drammatica crisi occupazionale che riguarda soprattutto i giovani”. Le mail che giungono in redazione sono corredate anche da alcuni scatti fotografici: nella città universitaria, infatti, campeggiano alcuni 70×100 nei quali è testualmente scritto: “Vorresti un lavoro e non sai come cercalo? Noi possiamo darti una mano nella ricerca. Lavoro, bandi e concorsi pubblici, contratti a progetto, bandi aziendali, assunzioni internazionali. Forniamo ricerche di lavoro personalizzate presso Cafconflavoratori, ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 20.00”. Insomma per qualcuno si tratterebbe di un’attività che non dovrebbero compiere i partiti, ai quali, invece, sono demandate le azioni per la creazione di politiche del lavoro, valide per tutti e da tutti fruibili.
Sul manifesto, però, a dire il vero, campeggia anche il nome del referente dell’Associazione dei Giovani Democratici che si occupa di queste consulenze, il quale, da noi contattato, non perde occasione per rimarcare l’iniziativa tutt’altro che partitica: “Sono un giovane di vent’anni, nemmeno iscritto al partito. Faccio questa attività di volontariato per dare opportunità a chi non le ha; non vedo le ragioni di questa polemica. Tra l’altro l’associazione Giovani Democratici è cosa ben diversa dal Partito Democratico. Per fare un solo esempio, noi forniamo consulenza a chi si deve iscrivere al portale di Garanzia Giovani. Mi sembra che sia un’attività meritoria in paesi come il nostro in cui il lavoro, soprattutto giovanile, scarseggia”.
Punti di vista, insomma, da un lato chi ci vede lo zampino speculativo della politica, dall’altro chi pensa che l’associazionismo debba supplire alle carenze del settore pubblico.
È chiaro, però, che il clima da campagna elettorale aumenta le divergenze in una città che vive l’esperienza del commissariamento in una fase delicata della programmazione e che si prepara al prossimo appuntamento delle urne. Difficile che i punti di vista possano giungere ad una sintesi.