Le Sardine tornano in piazza in Puglia, “Noi a sostegno di Emiliano”

Il movimento delle Sardine si mobilita in vista delle elezioni regionali. Obiettivo è fermare l’eventuale svolta della presidenza della Regione. Due gli appuntamenti nel weekend

Con le elezioni regionali alle porte, riparte la mobilitazione del movimento delle Sardine, nato dalla tornata elettorale che lo scorso gennaio – anche grazie alla spinta dei 15mila radunatisi a novembre in Piazza Maggiore a Bologna – ha consentito all’attuale presidente Stefano Bonaccini di insediarsi nel Palazzo di regione emiliano-romagnolo, conteso dalla leghista Lucia Borgonzoni.

La chiamata alle urne che i prossimi 20 e 21 settembre coinvolgerà la Puglia segna, dunque, l’occasione per il ritorno in piazza del coordinamento territoriale delle Sardine, animato dalla volontà di impedire l’eventuale elezione di Raffaele Fitto.

“La Puglia non si Fitta” è, difatti, lo slogan che accompagna la duplice mobilitazione del weekend, che vedrà dapprima la manifestazione ordita dalle Sardine e dai collettivi La Puglia del Futuro e La Puglia non si lega a partire dalle ore 19 di domani 17 settembre in piazza Libertà a Bari; poi l’appuntamento in Salento, a Maglie, città natale del leader della coalizione pugliese di centrodestra, con il flash-mob organizzato dal movimento delle Sardine con Arci Lecce, Link, Udu e Anpi, previsto per venerdì 18 settembre.

L’obiettivo, come sintetizzato all’Ansa dall’organizzatrice del flash-mob contro il candidato governatore di centrodestra, è arginare la coalizione che contende lo scranno della presidenza di Michele Emiliano, per evitare quel che Caiulo considera “un salto nel passato”.

“La Puglia – afferma la portavoce – non torna indietro a 15 anni fa, quando non esisteva da nessuna parte. Non dobbiamo dimenticare che Fitto è stato già presidente della Regione, parlamentare ed è europarlamentare: cosa ha fatto per la sua Puglia? Fitto ha già detto che la maggior parte delle risorse del Recovery fund dovranno essere destinate al Nord: se dovesse vincere – conclude – dal 22 settembre la Puglia diventerebbe la roccaforte della destra in Italia”.
Non incondizionato, d’altra parte, l’appoggio che le Sardine hanno garantito all’uscente Emiliano, nei confronti del quale – sono le parole della portavoce –  “il movimento si porrà come arbitro, per verificare che faccia tutto quanto ha promesso”

In occasione della mobilitazione a Bari, prevista in piazza anche la presenza dell’ex governatore Nichi Vendola, uscito vittorioso nella tornata elettorale che nel 2005 ha visto perdere proprio l’allora candidato Fitto, considerato dalle Sardine “il passato che ritorna”.

“Un passato dal quale abbiamo fatto fatica a rialzarci in questi anni – continuano dal movimento. Questa c’è il sostegno di Giorgia Meloni e Matteo Salvini su tutti, che in questi giorni stanno girando la Puglia per riportare la nostra terra indietro di 15 anni. Più saremo, più la nostra voce arriverà lontano”.

Dalla Puglia non si Lega giunge la richiesta di ricordare il bilancio dei governi di destra targati Raffaele Fitto. “Vogliamo ricordare gli ospedali chiusi, i tradimenti al Sud, gli ‘anni europei’ del candidato della coalizione di centrodestra in cui la Puglia semplicemente non esisteva, ogni debito contratto sulle spalle dei pugliesi, le promesse non mantenute. Serve una grande operazione di memoria collettiva per correre verso un futuro migliore”, concludono.

Rincara la dose il collettivo La Puglia del Futuro, dal quale giunge la richiesta di un approccio proattivo e non solo di contrasto alle destre nella politica regionale. “Non scendiamo in piazza solo contro la destra pugliese e nazionale – affermano i giovani del movimento – non per partito preso o per difesa acritica di questi ultimi anni. Ci mobilitiamo perché crediamo sia possibile far continuare a crescere questa regione, con il centro-sinistra, sulla scorta degli errori fatti e delle priorità da affrontare per costruire, insieme, una Puglia migliore, libera e giusta. Dobbiamo parlare con gli indecisi, con gli scettici e coi disillusi: anche un solo voto farà la differenza”.



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