‘Muore la Ico Tito Schipa, ne danno il triste annuncio le Istituzioni’. Manifesti mortuari a palazzo Adorno

Mattinata di protesta ai piedi e nelle sale della Provincia di Lecce. A far sentire la propria voce i direttori d’orchestra della Ico Tito Schipa, senza stipendi da mesi e senza futuro. Al loro fianco i sindacati di categoria.

Sono senza lavoro, ma nonostante tutto proseguono negli impegni con gran senso del dovere. Parliamo dei direttori d’orchestra della Ico Tito Schipa di Lecce, una delle orchestre più antiche e conosciute d’Italia. Nonostante questo, la storia è nota: a causa della crisi e dello stravolgimento istituzionale conseguito alla Riforma Delrio, l’Orchestra è destinata alla chiusura e gli strumenti musicali si possono appendere al chiodo.
Le già scarse risorse del FUS destinate al Sud sono state cancellate. La Fondazione?  Non può più garantire gli stipendi, che languono ormai da mesi. Da qui l’accorato appello dell’onorevole Salvatore Capone che, in un’interrogazione, ha chiesto al Ministero di recuperare l'importante contributo economico.

Tanti i tavoli istituzionali invocati e convocati per la salvezza della Ico. Dal Comune di Lecce alla Regione Puglia, i  sindacati in assetto unitario hanno bussato a tutte le porte per garantire almeno il pagamento dei contributi.  Ad oggi, però, nulla di nuovo sotto il timido sole di fine ottobre.

E allora scatta la protesta ai piedi della sede dell’Ente che, fino a poco tempo fa, rappresentava il punto di riferimento per il sostegno della Fondazione Ico Tito Schipa, ovvero Palazzo dei Celestini. Striscioni e manifesti mortuari fanno bella mostra all’ingresso del palazzo della Provincia. L’attacco più duro oggi arriva dalle sigle sindacali che questa mattina – come sempre – sono al fianco dei lavoratori. “La prima responsabile della situazione è la Fondazione Ico Tito Schipa – sostengono i rappresentanti sindacali Cisl non è stato fatto quello che si poteva fare per salvare il salvabile. Rivolgersi alla Regione Puglia – che pure ha le sue responsabilità – come ad un bancomat non è stata una carta vincente, il lavoro doveva partire molto tempo prima”. Sono arrabbiati i direttori d’orchestra: due sono stati i fondi Fus che sono sfuggiti al territorio, l’uno per la Fondazione e l’altro per il Teatro Antico. “Questo è il risultato di una disattenzione che non ha giustificazione alcuna” proseguono dal sindacato.

I lavoratori, quindi, sono saliti fino in sala giunta di palazzo Adorno per chiedere l’ennesimo incontro istituzionale che possa fare luce sul buio del futuro. “E dal Comune di Lecce? – chiedono i lavoratori e le OOSS – dalla Città Capitale italiana della Cultura 2015, quale attenzione vera verso uno dei più fulgidi esempi di cultura quale la Ico Tito Schipa?”.



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