Non devono essere giorni facili quelli che stanno vivendo in casa del Nuovo Centro Destra e dell’Udc. Sono i giorni della scelta. Da un lato, l’ambizione a costruire un contenitore politico autonomo e distinto dal centrodestra e dal centrosinistra, per dare rappresentanza e voce ai tanti salentini, pugliesi e italiani che non si riconoscono nella politica di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, se si guarda agli scenari nazionali o di Raffaele Fitto e Michele Emiliano se si ha come riferimento il territorio locale; dall’altro la responsabilità di partecipare ad appuntamenti elettorali importanti con la legittima ambizione a sentirsi protagonisti, a rappresentare per certi versi l’ago della bilancia e non essere schiacciati dai due “colossi”, destinandosi alla marginalità.
Così, se fino a qualche giorno fa sembrava quasi scontata la lista unica Ncd-UdC, pare proprio che, almeno per l’appuntamento del 12 ottobre, questa unità potrebbe non esserci. Forse per le elezioni regionali, in programma nel 2015, ci sarebbero i tempi per stringere l’accordo ma con molta probabilità per le provinciali si marcerà in maniera distinta.
Del resto il Partito Democratico si è compattato sul nome di Massimo Manera, respingendo le sirene scudocrociate che chiedevano un’apertura in favore di Luciano Cariddi, sindaco di Otranto. Il centrodestra ha quadrato il cerchio, esterno ed interno al partito di Forza Italia, puntando tutto su Antonio Gabellone.
Il Nuovo Centro Destra deve scegliere ed il giovane ma tenace Andrea Caroppo, appena nominato coordinatore provinciale del partito di Angelino Alfano ha le idee ben chiare: «non bisogna confondere i due tavoli di confronto, quello per le regionali 2015 in cui stiamo lavorando con grande forza per compattare il centro nella Costituente Popolare che vedrà protagonisti Ncd, Udc, Scelta Civica e Popolari per l’Italia, altra cosa è il tavolo per le Provinciali».
Significa che non ci sono i tempi per un accordo con l’Udc?
«I tempi per un accordo con l’Udc ci sono sempre perché il dialogo è continuo e amichevole ma è indubbio che le liste elettorali si dovranno presentare tra qualche giorno e che si andrà a votare esattamente tra un mese».
L’Udc aveva proposto Luciano Cariddi al Partito Democratico per un accordo ma il Pd ha preferito Manera. Voi dell’Ncd come commentate la scelta di Fi di compattarsi intorno a Gabellone?
«Io posso parlare solo e soltanto in nome e per conto del Nuovo Centro Destra. Le decisioni del Pd sono scelte interne certamente ad un altro schieramento. Quanto a Gabellone, nei giorni scorsi si sono avviati dei contatti che se saranno soddisfacenti per loro, per noi e soprattutto per il Salento potrebbero portare dei frutti»
Insomma, alle Provinciali con il centrodestra e alle Regionali per la Costituente Popolare. Come la mettiamo con la volontà di Fitto di dar vita alle primarie?
«Premesso che nella domanda c’è una sintesi eccessiva e che ogni accordo è da verificare, riguardo alle primarie per le Regionali mi pare evidente che anche in Forza Italia ormai siano in molti a non volerle. Si tratta di un sistema che surriscalda la politica, esacerba gli animi e non mette le basi per un clima costruttivo».