Negramaro allo stadio di Via del Mare. Le luci si riaccendono sullo scontro tra Perrone e Tesoro

Non si fa attendere la replica del primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone che ha risposto alle accuse rivolte questa mattina dalla società di via Mazzini circa le condizioni del manto erboso allo stadio di via del Mare che mette a rischio lo svolgimento della prima gara di campi

Quello dei Negramaro allo stadio di Via del Mare non è stato un semplice concerto. La band salentina aveva deciso di chiudere a casa, davanti al suo pubblico, il tour  estivo «Un amore così grande» (nome scelto, non a caso, visto che il remake del brano portato al successo da Claudio Villa ha accompagnato la nazionale azzurra agli ultimi Mondiali in Brasile)…e che pubblico! In 25mila  hanno accolto con entusiasmo Giuliano, Lele, Andrea, Danilo, Ermanno e Pupillo, hanno cantato a squarciagola le canzoni in scaletta, hanno battuto le mani, immortalato tutti gli attimi con i telefonini. Ma quando i riflettori sul concerto/evento sembravano essersi spenti, mentre i fan reclamavano già un ritorno, le luci si sono riaccese. Sono quelle puntate sulle polemiche scoppiate all’indomani dell’appuntamento del 26 luglio, a causa dei danni causati al manto erboso! Polemiche che oggi sono tornate alla ribalta quando, in una nota, la società di Piazza Mazzini ha ritirato in ballo la questione: il succo del comunicato è questo: secondo l'U.S. Lecce  è a rischio lo svolgimento della prima gara casalinga con il Barletta, se non anche delle altre.
 
La replica del Sindaco Paolo Perrone però non si è fatta attendere. In una nota, onde evitare speculazioni, il primo cittadino cerca di fare chiarezza sulla questione del manto erboso in  via del Mare. «La premessa – si legge nel comunicato stampa- è che lo stadio è di tutti e la città di Lecce, che vive di grandi eventi di sport, musica e cultura, non può riservare in esclusiva a nessuno l'utilizzo di un contenitore importante. Quindi, non era e non è certo in discussione, come qualcuno continua ad argomentare, l'esibizione dei Negramaro allo stadio. Ovviamente, contemperando le esigenze di tutti».
 
Dopodiché passa al punto: «Per il caso in questione, – continua il sindaco Perrone. infatti, il Comune è garante che Live Nation, la società organizzatrice dell'evento, copra i costi dell'intervento di manutenzione straordinaria post-concerto del prato proprio per consentire l'evento e contestualmente per tutelare le esigenze sportive della squadra giallorossa. Questi costi ovviamente sono una cosa diversa dalla parte a carico dell'Us Lecce per la manutenzione e comunque necessaria, viste peraltro le penose condizioni del terreno di gioco al termine della scorsa stagione e quindi a prescindere dai Negramaro. Quindi, il totale dei costi a carico di Live Nation e quelli a carico dell'Us Lecce ammontano a 35 mila euro, come da perizia tecnica. Live Nation ha già accreditato la sua parte al Comune e, come da accordi tra le parti, il Comune, non avendo rapporti diretti con alcun manutentore del prato, li accrediterà all'Us Lecce al termine dell'intervento».
 
«Ora – conclude la nota pubblicata anche sul profilo facebook del primo cittadino- non si capisce perché Green Sport reclami il compenso dal Comune e oggi, cioè prima di concludere i lavori. E mi dispiace che la società del Lecce faccia pretestuosamente leva su questo per alzare un polverone e soprattutto per approfittarne. Se il Lecce non potrà giocare le prime partite di campionato, la responsabilità non sarà del Comune, ma per colpa dei rapporti evidentemente poco chiari tra l'Us Lecce e chi deve effettuare l'intervento e quindi per deficit gestionali della stessa Us Lecce. Vedo che c'è chi, con malcelati propositi speculativi e con uno stile diverso dal nostro, mette in discussione tutto questo. Mi dispiace, ripassi un'altra volta. Come ha sempre fatto, l'amministrazione comunale è dalla parte del Lecce e quindi, in ogni caso – il presidente Tesoro può starne certo – garantisce e garantirà sostegno e collaborazione all'Us Lecce, per l'importanza che la squadra ha per la città e per l'affetto infinito che ci lega a questi colori».



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