«Non si perdano quelle risorse», il coro unanime della politica locale sulla Ss 275 Maglie-Leuca

La politica locale interviene sulla possibilità di perdere i finanziamenti rivolti al raddoppio dell’arteria stradale 275, la Maglie-Leuca. Nel giorno della fiaccolata per le vittime della strada in questione, emerge un grido unanime:’non perdiamo le risorse’

Da terreno di scontro a strada da percorrere assolutamente. E in tutti i sensi. Il conto alla rovescia (che scade il 31 dicembre prossimo) per evitare la perdita dei finanziamenti adibiti al revamping della Ss 275 Maglie-Leuca è ufficialmente cominciato. In sostanza, i lavori per mettere in sicurezza il tratto ancora non sono partiti e – stando alle novità del decreto ‘Sblocca Italia’ – i 288 milioni di euro stanziati potrebbero venir dirottati su altri progetti qualora non si risolvesse nulla. Un’eventualità che sta allarmando la politica locale minuto dopo minuto. E gli appelli volti a non perdere il treno offerto da una somma così ingente piovono da ogni parte politica.

Per il deputato parlamentare salentino PD Salvatore Capone è evidente come “la parola d’ordine per la 275 debba essere una sola: evitare a tutti i costi di perdere le risorse. Non spetta a me dire tecnicamente come, ma credo che Anas possa e debba trovare i margini d’azione. Ad esempio, procedendo innanzitutto alla realizzazione del tratto di arteria stradale non oggetto di contestazione, ovvero da Maglie fino a San Dana, e dunque con le due corsie fino a Leuca”. Allo stesso modo però, Capone ritiene necessario che i cittadini debbano sapere se “lungo il tracciato di quella strada siano stati interrati rifiuti pericolosi, come hanno più volte denunciato le associazioni”. Occorre rimboccarsi le maniche, dunque, e se necessario rivedere il progetto nella sua totalità, rendendolo meno invasivo del paesaggio territoriale, ma assicurando al contempo la sicurezza dei cittadini.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo, sostiene che le dichiarazioni del sottosegretario Del Basso De Carorendono bene l'idea dello stato di confusione che regna nel governo nazionale, che preferisce scaricare responsabilità sull'Anas. Il sottosegretario, infatti, ignora che non sia possibile annullare il contratto di affidamento dei lavori perché, come ha chiarito anche il Consiglio di Stato, si tratta di un'opera strategica. Se si perdessero i fondi, si farebbe un torto immenso al territorio che merita strade sicure come il resto della Regione”.

Paolo Pagliaro, Presidente del Movimento Regione Salento, sottolinea un aspetto tecnico importante:  la statale 275 è un’infrastruttura strategica di particolare rilevanza. Se si annullasse la gara, l’Anas dovrebbe pagare i danni sia all’Ati Materrese sia all’Ati CCC. In più, cosa ben più grave, si perderebbero anche i finanziamenti e l’opera non verrebbe realizzata più. “Il sottosegretario Del Basso De Carosottolinea Pagliaronon sa che i contratti di aggiudicazione secondo la "legge obiettivo",  sebbene illegittimi, non possono essere dichiarati nulli se hanno ad oggetto opere strategiche. Questo governo conferma, ancora una volta, la sua assoluta incapacità di promuovere lo sviluppo nei territori”.

Non si può relegare il sud Salento tra le zone sottosviluppate del Paese. Se i lavori della 275 non partono, il Governo Renzi deve pensare a commissariare quest’opera dalla cui realizzazione dipende lo sviluppo del territorio e la sicurezza di migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quella strada”. È quanto afferma, invece, il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, che peraltro oggi era a Leuca per partecipare alla fiaccolata in ricordo delle vittime della strada 275 Maglie-Leuca e per solidarizzare con il territorio che da troppo tempo attende il raddoppio di questa arteria. “Il sud Salento non può più fare a meno di tale opera conclude in gioco c’è anche la sicurezza e la vita di migliaia di automobilisti.  Ecco perché invitiamo il presidente Renzi a porre mano a tali questioni e a commissariare tutte quelle opere come la Maglie-Leuca dalla cui realizzazione dipende il futuro e lo sviluppo dell’intero Paese”. 

"Non c’è molto da studiare o da discutere per ANAS – sostiene il consigliere regionale NCD, Andrea Caropposi tratta di annullare il contratto già firmato e stipularne un altro con diverso soggetto, oppure mantenere quello attuale pagare a quest’ultimo un risarcimento danni. Ci interessa poco chi merita aggiudicarsi la gara e realizzare l’opera, ci interessa l’opera, perciò ANAS dopo aver pasticciato non perda tempo. Se l’investimento pubblico per l’arteria che il Salento attende da tempo dovesse sfumare, i salentini e i loro rappresentanti più onesti e sensibili, che a questi decennali “giochetti” mai hanno partecipato, tra i quali indegnamente mi permetto di annoverarmi, non potranno lasciare che i responsabili non paghino. Ancor più se essi stanno accarezzando l’idea di rimettere in circolo quei milioni per altre idee, altre opere, quasi certamente lontano da qui…"



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