Non solo Tap si farà, ma i lavori inizieranno nel 2016

Il progetto del gasdotto della Trans Adriatic Pipeline inizia ad essere sempre più ‘concreto’ nonostante il fronte del no continui a urlare a gran voce la contrarietà all’opera. De Vincenti «avvio del cantiere possibile da inizio 2016, nel rispetto dell’ambiente»

Matteo Renzi, al termine del suo discorso nella giornata di  inaugurazione della Fiera del Levante aveva incontrato una delegazione di Sindaci salentini partiti di buon ora da Lecce – chi in auto, chi in pullman –  per manifestare la contrarietà al gasdotto della Trans Adriatic Pipeline che dovrebbe portare il gas naturale dall’Azerbaijan in Europa passando per San Foca. «L’opera si farà» aveva dichiarato senza se e senza ma il Presidente del Consiglio ma ai Primi cittadini aveva comunque “lasciato” il compito di trovare un approdo alternativo. Ad onor del vero, ben 50 pagine del parere della Commissione Tecnica Nazionale Via sono dedicate alle alternative di percorso  (pp. 71-121) e si concludono così: «l’ipotesi D1 (San Foca) risulta l’alternativa migliore sotto i profili tecnico ambientale e paesaggistico. Si evidenzia che in questa alternativa la tecnologia del microtunnel permetterà di ridurre al minimo le interferenze con la fascia litoranea (potenziali impatti sul turismo, sul paesaggio e sull’ambiente)». Ma c’è di più a Radiocor il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti ha anche dettato i tempi  «Credo che si possa prevedere l'avvio dei lavori, coerentemente con  l'obiettivo di avere la disponibilità del gas da inizio 2020, da inizio 2016. I lavori – puntualizza –  verranno svolti nel massimo rispetto dell' ambiente e in modo da non interferire con le attività economiche dell' area,  industriali e agricole».

Intanto in Puglia la vicenda sfocia in una forte polemica politica contro la giunta Regionale attaccata sia da destra che da sinistra. Di ieri, infatti, il forte editoriale di Antonio Maniglio contro Nichi Vendola. Il consigliere regionale salentino del Pd  non è tenero con il Presidente al punto che definisce il Governo della Puglia «inadeguato e assente» attribuendo al leader di Sel la colpa di star facendo ricadere sul Renzi e sul Partito Democratico indecisioni tutte interne al suo esecutivo, al solo fine di guadagnare consensi in vista delle primarie del centrosinistra.  Oggi anche Forza Italia torna sulla questione sottolineando che bisogna evitare con grande senso di responsabilità e per rispetto del territorio che anche la Tap, così come la xylella e la sanità, diventino oggetto della guerra senza quartiere che si sta consumando tra Sel e Partito Democratico, che ormai si rinfacciano di tutto e di più senza affrontare i problemi, senza entrare nel merito delle questioni.
Così, i consiglieri regionali di FI di Lecce e Brindisi Luigi Mazzei e Antonio Scianaro ritenendo doveroso dare risposte concrete ai cittadini salentini, hanno chiesto un’apposita Commissione in cui siano convocati a confrontarsi e a discutere i primi cittadini dei comuni rivieraschi del Salento, da Brindisi ad Otranto, insieme agli assessori regionali competenti, chiedendo al Governatore di non far mancare la sua presenza e di mettere da parte per qualche ora il suo disimpegno dalle questioni locali.

«Capita anche questo – si legge nella nota a firma congiunta –  in quella che non si capisce bene per quale motivo spaccino per “Puglia Migliore”. Capita, cioè, che tocchi all’opposizione, in assenza di un Esecutivo e di una maggioranza responsabili, provare a convocare un tavolo istituzionale per far discutere tra loro enti ed istituzioni che da anni avrebbero dovuto individuare nel miglior posto possibile (e non certo a San Foca) l’approdo di un’opera strategica».

«Un procedimento iniziato nel 2006 senza mai una convocazione dei Comuni costieri per trovare insieme il luogo deputato ad ospitare il gasdotto. Vediamo – concludono Mazzei e Scianaro – se Renzi ha bluffato con i Sindaci salentini e quanto la Regione tiene al Salento, cerchiamo insieme la proposta alternativa, mentre a sinistra volano gli stracci noi facciamo un’azione concreta che andava fatta anni fa».