Novaglie, Ciolo, Leuca e divieti di balneazione: finalmente qualcosa si sblocca

Secondo appuntamento sui divieti di balneazione lungo la costa salentina grazie ai “Cantieri per la sussidiarietà”, organizzati da CSV Salento, Sos Costa Salento e Comune di Castrignano

È di questi giorni la notizia della restituzione alla collettività di tratti di costa – nei mesi scorsi colpi dai divieti di balneazione imposti dalla Capitaneria di Porto – appartenenti a Tricase, Diso e Racale; rimangono chiuse al pubblico, però, zone quali Punta Meliso, Punta Ristola, Porto Vecchio, Cipolliane, Ciolo, la Grotta del Pozzo, la Porcinara, le Tre porte e la Grotta del Diavolo, la Parete dell’elefante. Con esse, persino le abitazioni e le attività commerciali costruite in quel tratto di costa: ben 12 km tra i più belli del mondo.

Durante l'incontro organizzato nel pomeriggio di oggi dal CSV Salento nel secondo “Cantiere della sussidiarietà” – che intende proprio fare chiarezza attorno all'argomento dei divieti (sosta e ancoraggio di tutte le unità navali, pesca professionale e sportiva, tuffi ed escursioni subacquee) – un lungomare intero era unito per comprendere il futuro del tratto di costa che arriva a Leuca. Novità importanti giungono da alcuni Comuni interessati.

Nell'occasione, il sindaco di Gagliano del Capo, Antonio Buccarello, ha annunciato che domani mattina si recherà presso la Capitaneria di Porto alle ore 10.30, anticipando qualche novità importante e rassicurando non poco gli operatori turistici presenti:«Per quanto riguarda la balneazione, i divieti saranno notevolmente ridotti e saranno presto fruibili tratti di costa che attualmente non lo sono. Fino a "Terra Dico" il divieto di balneazione sarà del tutto annullato. Da quel punto al Ciolo saranno certamente ridotti a pochi metri».

Gli fa eco Anna Maria Rosafio, sindaco di Castrignano del Capo: «Domani dovremmo avere conferma che la zona che va dallo Scalo di Castrignano alla Ristola potrà essere tolta dai divieti. La soluzione di problemi non può venire solo dall'ente pubblico, tutti dobbiamo essere coinvolti nella gestione e tutela del territorio».

Piuttosto risoluto è apparso, nel suo intervento, il sindaco Osvaldo Stendardo, che vede interessati dall’interdizione 840 metri della costa di Novaglie :«È in atto una sorta di sabotaggio ai danni del Salento che, dal punto di vista turistico, fa numeri che fanno gola al resto d’Italia. Ho già inviato la relazione del geologo come richiesto nel vertice di Bari, dove mancavano però, e forse questo è sintomatico, proprio le Capitanerie di porto».

«Occorre rivedere completamente il sistema di controlli e capire gli effettivi rischi» sottolinea invece Ippazio Antonio Morciano, sindaco di Tiggiano.

Anche davanti ai divieti imposti dalla Capitaneria di Porto i tanti bagnanti innamorati di questo pezzo di costa hanno continuato a frequentarne le bellezze; eppure la stagione turistica rimane in bilico per via di alcune prenotazioni disdette nelle ultime settimane.

Ciò cozza col tentativo, avviato nel Capo di Leuca, di edificare un sistema economico basato sul turismo di qualità; un turismo che valorizze bellezze e percorsi naturalistici. Tra questi, ad esempio, non si può non citare il sentiero all’interno del canalone del Ciolo, che già dai tempi del medioevo conduceva fin sotto alle mura dell’antico borgo di Gagliano del Capo.

Per non parlare, poi, di quello delle “Cipolliane”, valorizzato dal Comune grazie a un finanziamento pubblico nel 2011, ottenuto dalla Regione Puglia, con oltre 177mila euro a cui il Comune aggiunse un cofinanziamento di 37mila.

Per sollecitazione della Regione Puglia, infine, dal 27 al 30 giugno si attendono nuove ispezioni sui tratti di costa colpiti dalle ordinanze, che vedranno lavorare assieme Capitaneria, Autorità di bacino, funzionari della Protezione civile e del Genio Civile e tecnici comunali.

«Riteniamo che questioni così importanti e complesse – spiega Luigi Russo, presidente del CSV Salento – come quelle dell'utilizzo del patrimonio costiero del Capo di Leuca, con tutte le connessioni con l'attività turistica, praticamente unica fonte di reddito per molti salentini, non possa essere lasciata alla improvvisazione o all'emotività o ai calcoli tecnici. E quindi il Cantiere del CSV svolge questo compito di restituire ai cittadini non solo una corretta informazione, ma anche quello di esigere dalle Istituzioni trasparenza, competenza, capacità di vedere lungo e in senso strategico. La sicurezza non può sovrastare tutto. Nessuno può imporre un modello di sviluppo senza prima confrontarsi con i cittadini e senza informare adeguatamente».

:«La grave lacuna di questa situazione è l'incapacità di fare comunicazione – sostiene invece Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari – Non sappiamo comunicare al turista le bellezze dei nostri luoghi. Abbiamo il dovere di informare i turisti sulle condizioni del nostro territorio. Un territorio come il nostro non può essere macchiato di carenza di sicurezza a tutti i livelli, pensate che in 980 km di costa c’è un solo geologo».