Pensionati leccesi, non arriva la quattordicesima: i sindacati chiedono un incontro urgente all’INPS

A molti pensionati della provincia di Lecce non è giunta la 14esima mensilità. Per beneficiarne occorre avere una pensione non superiore a 753 euro. SPI Cgil Lecce: ‘Ancora una volta paga la parte debole della cittadinanza’. Chiesto un incontro urgente.

I Presidenti INPS cambiano, eppure le problematiche che investono i pensionati restano sempre le stesse. Anche quest’anno, infatti, decine di salentini aventi diritto alla mensilità aggiuntiva (la cosiddetta quattordicesima, prevista dalle legge n. 127 del 2007), con l’assegno del mese di luglio non hanno ricevuto proprio un bel niente. Parliamo di una somma della quale possono beneficiare gli ultra 64enni, variante da 336 a 504 euro e proporzionata a contributi versati, reddito personale e categoria della pensione.

Le motivazioni della mancata erogazione della prestazione sarebbero identiche a quelle del 2014: mancata acquisizione dei Modelli RED, ovvero la situazione reddituale dei singoli beneficiari. Del caso, ovviamente, è stata informata la Segreteria nazionale del Sindacato Pensionati della CGIL. E, assieme ad essa, anche la Direzione nazionale dell’INCA a seguito della segnalazione della Segreteria provinciale dello SPI. A dire il vero, in occasioni analoghe l’INPS promise che simili situazioni non si sarebbero più verificate. Peraltro la circolare n. 130 del 07.02.2015 del Direttore, dott. Massimo Cioffi, faceva ben sperare. Puntualmente, sia l’impegno dei dirigenti che i contenuti delle disposizioni nazionali, sono venuti meno.

A pagarne le conseguenze ancora una volta sono le fasce più deboli dei cittadini: per beneficiare dell’assegno aggiuntivo, per il 2015, occorre avere un assegno mensile non superiore a 753,00 € e un reddito annuo di € 9.786,92, una volta e mezzo il trattamento minimo. Lo SPI Cgil Lecce però non resta certo a guardare. Così, ha chiesto “un incontro urgente alla Direttrice provinciale dell’INPS, Rosanna Levari – annuncia in una nota Ninì De Prezzo, segretario generale della sigla sindacale leccese – per una verifica dei tempi di ripristino del diritto, affinché giungano a Roma le lamentele e le proteste delle pensionate e dei pensionati del Salento”. Gli interessati dovranno presentare, comunque, domanda di ricostituzione di pensione, con la richiesta di liquidazione della 14esima mensilità. Per farlo possono chiedere l’assistenza delle strutture comunali dello SPI e dell’INCA.



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