Perrone su patto con Renzi: ‘Nessun accordo con il Premier sul referendum, siamo solo buoni amici’

Il primo cittadino di Lecce ha smentito categoricamente le indiscrezioni che parlavano di un accordo con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi sul referendum costituzionale del 4 dicembre: ‘voci di chi vuole mettermi in cattiva luce’.

"Renzi sa bene che voterò No sul referendum del 4 dicembre, per questo non ne abbiamo mai parlato". Con queste parole, il Sindaco Perrone smentisce in maniera inequivocabile le voci di palazzo che davano per certo, ormai da tempo, un suo accordo con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi sul referendum costituzionale.  
 
Da settimane, infatti, su vari fronti circolava con insistenza la notizia, o presunta tale, di un sodalizio siglato con il Premier in occasione della tappa leccese del "bastaunsi tour" (venerdì 9 settembre, ndr); in quella sede Perrone, che ha incontrato Renzi negli uffici della Questura, avrebbe avuto un colloquio amichevole ed informale con il Premier che gli avrebbe proposto di astenersi dal fare propaganda per il NO sulla questione referendaria, in qualità di Sindaco della città ( nel 2016, secondo "Governance Poll" del Sole 24Ore è il Sindaco più amato d'Italia, ndr). 
 
A sentire i sostenitori di questa tesi, il Premier, in cambio, avrebbe assicurato al Sindaco Perrone un posto nella sua nuova formazione: "Adesso Italia", un progetto liberal democratico, aperto all'area centrista moderata. 
 
Ad avallare questa tesi sarebbe stato, nei giorni successivi, un articolo apparso su 'Il Foglio' in cui Renzi aveva riservato al Sindaco parole di stima e riconoscimento per il buon governo leccese; a quella vicenda avrebbe fatto poi seguito un periodo di silenzio elettorale di Perrone sul voto del 4 dicembre, caratterizzato dalla partecipazione dello stesso a varie trasmissioni televisive su emittenti nazionali che sembravano proiettarlo verso l'assemblea legislativa. 

"Con il Premier c'è un ottimo rapporto di amicizia, succede spesso di confrontarci su vari temi di interesse locale e nazionale; sovente ha chiesto il mio parere su innumerevoli questioni e suggerimenti sull'interazione tra istituzioni ed enti locali"- confessa Perrone con serenità. "É successo anche che io gli abbia mosso delle critiche o fatto degli appunti, tuttavia, nell'incontro del 9 settembre scorso, si è parlato esclusivamente della 275 e di cause vinte dal comune, un incontro meramente tecnico"- racconta Perrone che ammette poi "se qualcuno fa circolare queste storie sul mio conto, vuole certamente mettermi in cattiva luce". Ad ogni buon conto, Perrone non sembra meravigliarsi nell'apprendere che la tesi dell'accordo con Renzi trovi riscontro, anche e soprattutto, fra gli uomini che compongono la sua stessa amministrazione e tiene a ricordare che, nei giorni scorsi, ha partecipato attivamente ad una manifestazione per il No al referendum, organizzata dai CoR, durante la quale ha preso la parola sostenendo le ragioni del No, in linea con il suo partito.

"Il Premier mi ha apprezzato come Sindaco della città, ma anche in qualità di Vicepresidente vicario Anci" – racconta Perrone che però chiarisce tempestivamente – "il mio futuro politico è nel centrodestra, sono e resterò nei CoR". 

di Valentina Petrucci



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