Piano della rete ospedaliera, Pentassuglia a Lecce:«Un confronto molto costruttivo»

L’Assessore regionale al Welfare, Donato Pentassuglia, ha incontrato stamattina gli attori politici del territorio salentino per confrontarsi con loro sulla bozza del nuovo piano delle rete ospedaliera e territoriale.

C’era grande attesta questa mattina, presso il polo didattico della Direzione Generale Asl di Lecce, per l’incontro  tecnico con protagonista l’Assessore Regionale al Welfare Donato Pentassuglia. Alla fine del tavolo, durato quasi una mattinata intera, l’esponente PD della Regione Puglia ha chiarito ai giornalisti le regole del Nuovo Piano della rete ospedaliera e territoriale. Ancora sottoforma di bozza, da perfezionare nei dettagli, sebbene alcuni punti appaiano già decisi:«Tranne Scorrano, – precisa – per tutta una serie di ragioni, non si perde nulla, si ridisegna la rete oncologica e cardiologica, oltre alla pneumologia; è stato un confronto davvero molto costruttivo e serio, sbagliando forse a ritardarlo di una settimana. Forse abbiamo ingenerato preoccupazioni su percorsi che sicuramente andranno analizzati nei prossimi giorni».

«Ho dato quindici giorni di tempo al territorio per fare una valutazione. Al di là di un modulo che da 32 passa a 24/28 posti letto, il problema non sta nel numero, ma nell’occupabilità di quelle strutture. Bisogna garantire qualità nei servizi e accessibilità alle persone». Questa, in sostanza, la linea base. Poi, specifica altri aspetti. «Lo sblocco delle assunzioni e l’utilizzo del tempo indeterminato per liberare ulteriori risorse al tempo determinato (che invece rappresenta un plafond su cui non si può giocare alcuna partita), inoltre, ci consentirà di fornire delle risposte più approfondite».

Capitolo ammodernamento tecnologico:«È in corso – prosegue Pentassuglia – stiamo valutando anche degli aspetti giuridici riguardo ad alcuni contenziosi. In molti hanno apprezzato questa fase di confronto che guarda al territorio dal punto di vista della copertura finanziaria. Nessun libro dei sogni dunque. E poi ancora, rimodulazione della rete ospedaliera, qualificando e specializzando diversi servizi. Tornerò dopo il 27 ottobre sempre presso la Direzione Generale Asl».

Menzionata anche la tanto discussa campagna elettorale:«La campagna elettorale è un’altra cosa – puntualizza alla stampa – noi abbiamo il ruolo di dare risposte mettendo il cittadino al centro della nostra azione». I numeri parlano anche di circa 300 posti letto in aumento lungo la filiera regionale. I 415 posti sono invece per il territorio, con relativa copertura finanziaria.  

Apprezziamo il metodo del confronto e della concertazione con il territorio sul piano di riordino, anche se certamente non potrà colmare dieci anni di fallimenti del centrosinistra che hanno dilaniato la sanità regionale”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Aldo Aloisi, Antonio Barba, Erio Congedo e Luigi Mazzei,  a margine dell’incontro di stamane a Lecce con i sindaci del territorio e l’assessore regionale Donato Pentassuglia. “E’ un piano che arriva molto in ritardoproseguono dopo anni in cui si è navigato a vista con programmazioni adottate e non applicate, una serie di inadempienze che hanno portato al Piano di Rientro con la chiusura di 22 ospedali e 1.200 posti letto in meno.” Un caso critico sollevato dai sindaci è proprio quello di Scorrano “doveprosegue la notasi sta operando un taglio senza anima. Alla chiusura dei reparti di ginecologia ed ostetricia, infatti, non corrisponde un potenziamento degli altri servizi”.

Così come, per gli esponenti di centro destra, non si può assistere al lento smantellamento della struttura di genetica ed ematologia del Vito Fazzi, che registra una mobilità attiva del 20%, ma che si sta progressivamente depotenziando. “Abbiamo chiesto conto all’assessore anche dei ritardi per i lavori della terza torre del Vito Fazzi – precisano nel comunicato – della proroga dei contratti degli Oss e della nomina a primario di oncologia del professor Massimo Federico”. “Con una politica già protesa alle elezioni ed un management in scadenza – concludono –  è evidente che si tratti di una pezza a colori nel tentativo di coprire dieci anni di malgoverno della sanità, proprio il settore su cui Vendola e il centrosinistra avevano puntato di più durante le loro campagne elettorali.”Rimane comunque un dato inconfutabile: la provincia di Lecce perde complessivamente ulteriori 29 posti letto