Sulle ordinanze dei governatori delle regioni che vogliono anticipare i provvedimenti del Governo e far ripartire l’economia prendendosi la responsabilità di tenere saldamente sotto stretto controllo il rischio della ripresa della diffusione del virus, si stanno consumando battaglie politiche di ogni ordine e grado.
L’impressione è che la pax politica, passata la paura, sia ormai un lontano ricordo e che le esigenze di bandiera stiano tornando a fare scorribanda. Perché il Governo impugna i provvedimenti della presidente della Regione Calabria (di centrodestra) sulla riapertura dei bar all’aperto e non quella del Governatore di Puglia (di centrosinistra) sul via libera a parrucchieri ed estetisti? La querelle monta e gli avversari di Emiliano non perdono occasione per rinfocolarla.
Per l’ex magistrato, tuttavia, la sua ordinanza su parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza è a prova di bomba dal momento che è stata scritta così bene grazie alla supervisione di Lopalco che potrebbe essere utilizzata dal Governo come ‘stampo’ per i suoi provvedimenti da dettare a tutte le altre Regioni.
Ma il centrodestra pugliese non ci sta: lancio il sasso nello stesso dei ‘due pesi e delle misure’ da parte del Governo Conte e poi tira la mano quando Emiliano si trincera dietro un ‘Se il Governo non si opporrà…’.
Manfrine della politica, insomma.
Il dito nella piaga della polemica politica lo mette Luigi Mazzei di Puglia Popolare, partito di maggioranza in Via Gentile ma al confine ideologico con i partiti dell’altro schieramento. Il coordinatore della provincia di Lecce del partito di Massimo Cassano, nonchè dirigente del movimento, non perde tempo per ricordare al centrodestra che forse non si sta rendendo conto del fatto che per fare un dispetto a Emiliano, mettendolo in difficoltà con il governo, sta facendo un torto a buona parte del suo elettorato che vorrebbe iniziare a lavorare eccome, anche perché soldi dall’Esecutivo non è che ne siano arrivato così tanti.
Ma il centrodestra non è la coalizione che vuole rappresentare le partite iva? Non è il raggruppamento di partiti che sta con gli autonomi e i non garantiti da nessuna certezza economica? Se sì, che senso ha allora, dice in soldoni Mazzei, gettare sabbia negli ingranaggi che Emiliano con fatica sta oliando per dare la possibilità a queste persone di tornare al lavoro e fare reddito? Possibile che tutto debba essere gettato nella mischia della polemica politica?
Le parole più caute di Emiliano sull’ordinanza emessa, secondo Mazzei «mirano ad “ammorbidire” il rapporto con il Governo, evitando la possibile impugnazione, cosa che viene scambiata come una revoca del provvedimento. Da parte di chi? Dei soggetti che sono interessati alle elezioni regionali. Si leggono dichiarazioni speculative del tipo “chieda scusa ai pugliesi” “solo ordinanze spot”, come se qualcuno volesse la non apertura per sfruttare politicamente la vicenda. Quanto di più squallido in questo momento ci si possa attendere. Gli interessi di riavviare la propria attività di tanti parrucchieri ed estetisti messi sul piatto della speculazione politica. Sarebbe stata comprensibile una presa di posizione contro il Governo, che poteva ricorrere, per tutelare gli interessi dei pugliesi, ma non una presa di posizioni contro chi ha fatto l’ordinanza. Invece di sostenere con responsabilità chi sta gestendo una situazione sanitaria ed economica mai vista prima, si fanno prevalere interessi personali e di partito….. una brutta pagina politica!»