Polizia Penitenziaria esclusa dalle assunzioni straordinarie degli operatori di Polizia. Per l’Osapp snobbato il Corpo

Il grido di allarme arriva dal segretario provinciale di Lecce, Ruggiero Damato, che afferma, altresì, che c’è c’è bisogno anche di una vera e propria riforma strutturale.

 “Con l’annuncio di 2500 nuove assunzioni fra le file della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, abbiamo avuto la prova provata che l’attuale Esecutivo, come hanno fatto quelli che lo hanno preceduto, ha di fatto snobbato uomini e donne che indossano anche loro un’uniforme: quella della Polizia Penitenziaria”.
 
Questo nuovo grido d’allarme è stato lanciato dall’Osapp, l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa delle guardie carcerarie per bocca del suo segretario provinciale, Ruggiero Damato.
 
“Denunciamo  per l’ennesima volta lo stato di abbandono messo in atto da una classe politica miope e sorda – prosegue Damato – che di fatto abbandona a se stesso il Corpo di Polizia Penitenziaria, unico soggetto all’interno delle carceri che di fatto porta avanti un sistema diventato ingovernabile proprio a causa della carenza di personale e anche per la mancata riforma strutturale diventata, ormai, di vitale importanza se non si vuole che in giro di pochi mesi il sistema imploda con conseguenze gravi imputabile all’inerzia anche del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Così, dopo aver denunciato le carenze con le quali il Corpo di Polizia Penitenziaria ha a che fare quotidianamente, Ruggiero Damato lancia un accorato appello:  “Chiediamo a qualsiasi Forza Politica o uomo delle istituzioni che abbia veramente a cuore le sorti di un Corpo di Polizia dello Stato di dare vita, assieme a chi ogni giorno manda avanti il sistema, la stesura di una vera riforma strutturale degna di un Paese Civile, che restituisca dignità  a tutti gli Uomini e Donne che ogni giorno con abnegazione e senso del dovere mandano ugualmente avanti il sistema Penitenziario”.



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