“Polo della Giustizia”. Il Ministro Orlando firma l’intesa: parte la rivoluzione non solo giudiziaria

Si chiamerà “Polo della Giustizia”, sorgerà lungo via Adriatica sui terreni confiscati alla mafia e rappresenterà un nodo cruciale non solo per gli operatori del settore. Oggi la sottoscrizione del protocollo d’intesa al Tribunale di Lecce.

C’è la firma di tutti e adesso il sogno di una cittadella della giustizia per il Salento è più vicino a diventare realtà. Si chiamerà “Polo della Giustizia di Lecce”, sorgerà lungo via Adriatica sui terreni confiscati alla mafia e rappresenterà un nodo cruciale non solo per gli operatori del settore, ma anche per il sistema infrastrutturale e viario della città.

Alla presenza del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, questa mattina è stato sottoscritto il Protocollo tra Dicastero, Comune, Provveditorato delle opere Pubbliche e Corte d’Appello. Con le firme dei protagonisti, oggi è partito ufficialmente l’iter per la realizzazione del primo lotto: un’opera da 75 milioni di euro che permetterà di risparmiare però sui costi di gestione e mantenimento dei Palazzi di via Brenta, via Calabria e viale De Pietro.

Proprio nell’Aula Magna del Tribunale Penale, stamane l’appuntamento per le firme. Al tavolo, oltre al titolare del Dicastero di via Arenula, presenti il Presidente della Corte d’Appello Roberto Tanisi, il Procuratore Generale Antonio Maruccia, il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il Provveditore Interregionale per le opere pubbliche, il Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e il Direttore dell’Agenzia per l’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Il benvenuto

“Saluto a nome di tutti il Ministro Orlando – ha esordito il Presidente Tanisi. La sua presenza oggi a Lecce per sottoscrivere il patto per la realizzazione del Polo della Giustizia rappresenta il primo passo verso un miglioramento non solo infrastrutturale della funzione giudicante. Quando abbiamo pensato a questo progetto ci appariva un percorso angusto: invece in pochi mesi tutto ci sembra a portata di mano, avallato dal Guardasigilli stesso. Sottrarre un bene alla mafia per farne tempio della giustizia significa lasciare un segno di cultura concreto e duraturo nel tempo”.

Gli fa da eco il Procuratore Maruccia: “erano 40 anni che un Ministro non varcava le porte di questo Tribunale – dice. Siamo contenti di aver accolto l’on. Orlando con gli studenti leccesi, oggi qui per parlare di mafie e confische. Sono emozionato per questo momento storico: ci siamo impegnati tanto per questo e per la prima volta in Italia realizzeremo l’opera su un terreno che un tempo era della SCU. Si apre adesso la fase della progettazione tecnica che mi auguro sarà caratterizzata dalla bellezza”.

Parla il ministro: “oggi lanciamo un segnale bellissimo”

La parola passa poi all’ospite d’onore, il Ministro Andrea Orlando: “è una immensa soddisfazione realizzare oggi questo primo, importante, passo. Il mio ministero si sta concludendo con la dimostrazione che cambiare è possibile. A partire dagli Uffici Giudiziari, adesso sostenuti con soli 260 milioni di euro: si spende poco, ma la macchina funziona meglio.

Non bisogna rassegnarsi perché se c’è una cooperazione tra istituzioni, tutto diventa migliorabile. Ci tenevo molto ad essere oggi a Lecce per apporre questa firma: sottoscriviamo infatti un documento che mette al centro un bene confiscato alla mafia per farne un presidio di legalità.

Questo è un segnale bellissimo che lanciamo a tutti: negli anni abbiamo costruito una legislazione avanzata in materia di aggressione ai beni e agli interessi della criminalità organizzata. Siamo ora a un punto in cui possiamo affermare che Magistratura e Forze dell’Ordine hanno tutti gli strumenti per arginare e combattere i fenomeni mafiosi. La mafia però che anche un fenomeno sociale e politico, soprattutto in alcune zone del Mezzogiorno: è qui che fa la differenza la risposta dello Stato”.

Parcheggi, traffico e viabilità

La realizzazione del Palagiustizia rappresenta poi una grande sfida per la città di Lecce: con il nuovo polo, infatti, si punta a liberare e decongestionare traffico e parcheggi nelle aree urbane, divenuto problema di grosse proporzioni dopo gli accorpamenti dei vari Tribunali distaccati in provincia. La cittadella, infatti, sorgerà sulla strada che conduce a Torre Chianca, a pochi metri dall’uscita della Tangenziale Est e per questo facilmente raggiungibile.

Spostare le centinaia di operatori fuori dal centro cittadino è la grande sfida da parte del Comune di Lecce che è al lavoro per garantire la presenza di parcheggi pubblici.

Poche ore al voto

Con i giornalisti, infine, Andrea Orlando fa il punto della campagna elettorale a pochissimi giorni dal voto di domenica prossima: “il Partito Democratico ha una sua linea, una sua identità, di chiaro stampo progressista ed europeista. Alleanze con il Movimento 5 Stelle? Ci hanno attaccato tanto in questi anni, dimostrando di essere lontani dai nostri valori”.



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