Porsche Engeneering di Nardò: slitta il tavolo in Regione. NTC non si presenterà: ‘motivazioni pretestuose’

Si terrà il prossimo 19 settembre l’atteso incontro a Bari tra i lavoratori della NTC di Nardò e le istituzioni. Non si presenterà, invece, l’azienda. Dai sindacati: ‘motivazioni pretestuose, NTC così facendo sta compiendo un passo indietro nella trattativa’.

Si terrà il prossimo 19 settembre, a Bari, l’incontro sul tema dei lavoratori della Nardò Techical Center. Un incontro atteso da oltre due mesi  e che sarà presieduto dalla Task force regionale. Grande attesa, dunque, per il faccia al faccia tra le parti, al quale però, l’impresa ha già annunciato di non presenziare.
  
‘Giustificazioni pretestuose’, chiosano i rappresentanti dei lavoratori, che proseguono: ‘siamo costretti a pensare che, contrariamente a quanto manifestato al tavolo regionale dello scorso 27 luglio, l’azienda stia facendo un preoccupante passo indietro nella trattativa. E questo non fa che aggravare il clima di apprensione e ansia tra i lavoratori’.
 
Sul banco c’è il problema dell’uso smodato dei lavoratori in somministrazione alla NTC: ‘a Nardò – scrivono i segretari provinciali Daniela Campobasso (Nidil Cgil) e Annarita Morena (Fiom Cgil) –  vige un accordo territoriale che consente l’utilizzo del 20% di personale precario rispetto a quello subordinato. Ma, dai dati in nostro possesso, risulta che in alcune settimane dell’anno il numero di lavoratori con contratto in somministrazione supera del 200% il numero dei subordinati.
 
Si tratta principalmente di drivers impegnati nelle attività di collaudo dei mezzi, sia dentro che fuori la pista di Nardò. Stiamo parlando di circa cento lavoratori che definiamo precari, poiché a nostro avviso è stato stravolto il senso della flessibilità richiesto da questo tipo di attività, se – come accade – alcuni di loro soddisfano esigenze di carattere strutturale con contratto in somministrazione da circa 15 anni’.
 
Lo scorso luglio, durante una task force, le sigle sindacali evidenziarono la necessità da parte di Ntc di recepire le direttive europee vigenti per il Gruppo Audi Volkswagen (di cui la stessa Ntc fa parte), come già avvenuto in altre due realtà italiane, quali Ducati e Lamborghini. ‘Nel contratto integrativo aziendale di queste ultime – fanno notare ancora – sono state assunte tenendo conto delle specificità dei territori, la carta dei diritti dei lavoratori in somministrazione, la carta dei rapporti con i fornitori e la carta che regolamenta i rapporti dei lavoratori subordinati. La nostra richiesta, visto che la Ntc è in fase di rinnovo del contratto integrativo aziendale, è stata quella di seguire l’esempio degli altri stabilimenti italiani. A nostro avviso, infatti, questa azienda ha tutte le potenzialità per poter attuare i principi previsti dagli accordi vigenti nel gruppo Audi Volkswagen di cui fa parte’
 
‘Abbiamo pertanto deciso di coinvolgere le strutture nazionali di Nidil e Fiom Cgil per dare un carattere nazionale alla vertenza – conclude la nota – considerato che esiste un Coordinamento nazionale dei rappresentanti dei lavoratori del Gruppo Audi Volkswagen che è pronto a incontrare i lavoratori del sito di Nardò’.



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