Porto Cesareo-Torre Lapillo, due rondò sulla provinciale teatro di tanti incidenti mortali

La giunta di Porto Cesareo ha approvato i progetti esecutivi per realizzare due rotatorie sull’arteria dove sono stati registrati tanti terribili incidenti. Dal Comune assicurano ‘Per l’estate i rondò provvisori’. Ora si aspetta l’ok della Provincia.

Tante, troppe vittime sull’arteria che collega Porto cesareo a Torre Lapillo, copioso il sangue che è stato versato sull’asfalto di una delle provinciali più frequentate nel periodo estivo.
 
La giunta comunale di Porto Cesareo ha approvato i progetti definitivi per la realizzazione di due rotatorie sulla sp 340 nel tratto che attraversa la marina jonica. Un investimento in sicurezza più che necessario e invocato da molti, soprattutto in vista della stagione estiva che vede moltiplicare il traffico che attraversa il territorio.
 
Il primo  progetto riguarda l’incrocio tra via Garibaldi e la provinciale nel tratto che da un lato conduce a Sant’Isidoro, dall’altro a Torre Lapillo, e in perpendicolare a Leverano, per un importo di 128mila euro.
 
Il secondo progetto è relativo al crocevia tra sp 340 e la strada che porta da un lato al Club Azzurro, dall’altro alla via interna degli stabilimenti balneari, per un importo di 119mila euro.
 
I progetti definitivi, come da iter amministrativo, approderanno sui tavoli degli uffici provinciali per i pareri del caso. Subito dopo si aprirà la fase più difficile: l’intercettazione dei finanziamenti che probabilmente verranno fatti emergere dall’avanzo di amministrazione.
 
“In attesa che l’iter venga completato ed entro l’estate – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Gigi Baldi – realizzeremo due rotatorie provvisorie per un importo di 12mila euro”.
 
“Diamo sostanza ad  una promessa – spiega il sindaco Salvatore Albano – ad un impegno a tutela della sicurezza delle nostre strade e di chi le percorre. La sicurezza passa si attraverso la cura e l’attenzione di ognuno di noi alla guida, ma è fondamentale garantire anche condizioni ottimali delle nostre strade”.

Chi mai dimentica la giovane studentessa di 23 anni, Anna Innorta, travolta su quella provinciale, così come tante altre vittime.



In questo articolo: