Matteo Renzi si conferma e torna alla guida del Partito Democratico. Le Primarie sulla scelta del nuovo Segretario del partito di via del Nazareno a Roma hanno incorato per la seconda volta consecutiva l’ex Presidente del Consiglio, capace di superare il 73% delle preferenze. Andrea Orlando supera il 20% mentre Michele Emiliano non tocca l'8%.
Dietro a Renzi, dunque, si è posizionato il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, mentre il Presidente della Regione Puglia ha chiuso solo al terzo posto ed ha subito telefonato a Renzi per congratularsi per la vittoria. Le consultazioni interne si sono celebrate oggi, senza lesinare polemiche, con i seggi che si sono chiusi poco dopo le ore 20 (anche se in alcuni gazebi si è votato ben oltre l’orario di chiusura per via delle lunghe code).
Nulla da fare, quindi, per il Governatore pugliese che tanto sperava di scalzare l’ex sindaco di Firenze per assumere la guida del partito di Governo nazionale. Ora gli interrogativi sono tanti: quale sarà il futuro del Pd, e soprattutto del Governo Gentiloni? Si andrà a elezioni anticipate? E come gestirà Matteo Renzi i rapporti con la minoranza del suo partito?
Tutte domande che, presumibilmente, troveranno risposta nelle prossime settimane, ma intanto le polemiche sulle primarie faranno discutere ancora per molto. Soprattutto in Puglia, infatti, fa rumore il caso-Nardò: nella cittadina salentina il seggio è stato chiuso alle ore 15 per via di presente irregolarità rilevate dai militanti dem per via della presenza di esponenti del governo neretino riconducibili al sindaco Pippi Mellone. Emiliano – su questo caso – ha già annunciato ricorso sulle schede.
Ma se non vi erano dubbi sull’esito del voto, di certo la grande incognita era rappresentata dall’affluenza. Il dato sulla partecipazione, infatti, era il grande punto interrogativo delle primarie dem del 2017 con tutti i vari esponenti che hanno più volte ribadito come il raggiungimento dei tre milioni delle ultime consultazioni interne (2013) sarebbe stato difficile da raggiungere.
“Con un milione di votanti mi potrei ritenere soddisfatto”, aveva detto auspicato Renzi. Ebbene, alla fine si sono sfiorati i due milioni di partecipanti, facendo parlare i più di una “vera festa della democrazia”. In Salento hanno votato in 27mila 316 (esclusi quelli di Nardò), con il capoluogo Lecce che ha raggiunto quota 2506 partecipanti. I voti totali riportati dalla mozione Emiliano in provincia ammontano a 12.327. Il dettaglio, comune per comune, dei risultati è disponibile del file in calce a questo articolo, consultabile cliccando su "Scarica l'allegato".
Renzi ha vinto anche a Lecce città (1100 preferenze) e questo vorrà significare qualcosa anche in chiave delle prossime amministrative nel capoluogo salentino…
