Primarie Puglia. Minervini «Per me non è una sconfitta»

L’ex Sindaco di Bari sarà il candidato del centrosinistra alla guida della Regione nelle elezioni che si terranno a primavera del 2015. Guglielmo Minervini ‘A Michele auguriamo di camminare sul sentiero del cambiamento’

Se c’è una cosa che si può dire con certezza all’indomani delle primarie del centrosinistra che hanno letteralmente incoronato Michele Emiliano come il candidato di coalizione a prendere il posto dell’uscente Nichi Vendola alla guida della Regione Puglia, è che a vincere sono stati anche e soprattutto gli “elettori” come dimostrano i dati sull’affluenza, che ha superato di gran lunga qualunque più rosea previsione. Quasi 140mila pugliesi che, superando incertezze e scontri, come quella scoppiato a meno di 48ore dalla data fissata del 30 novembre tra l’ex magistrato “reo” di aver siglato in solitaria un'alleanza con l'Udc e gli altri candidati, in particolare con lo stesso Vendola che, dopo un vertice di maggioranza convocato ad horas, venerdì sera aveva annunciato il disimpegno di Sel dai gazebo, hanno comunque risposto all’appello recandosi nei 290 seggi sparsi per il territorio e allestiti per l’occasione.
 
Il Sindaco di Puglia, come recitava il suo slogan elettorale, ottenendo 76.930 voti con una percentuale del 57,18% ha superato di gran lunga gli altri due candidati, Dario Stefano, sostenuto da Sel che si è fermato a poco più del 31%, mentre Guglielmo Minervini,  ha ottenuto poco più dell'11%. Il nome dell’assessore regionale alle Politiche giovanili, trasparenza e legalità della Regione Puglia era rimasto un po’ nell’ombra rispetto al super favorito Emiliano e a Stefano che dalla sua aveva l’appoggio politico di Vendola e morale di molti volti noti. Nonostante ciò ha condotto la sua campagna elettorale guardando più ai programmi che agli scontri personali. Una linea che dimostra anche nelle dichiarazioni all’indomani dell’esito elettorale. «Le sfide si possono vincere o perdere, è nell'ordine delle cose.  Accade. Per me non è una sconfitta, ma un punto di partenza. La lezione me la diede Cesare, vecchio prete operaio torinese, che di  battaglie ne aveva fatte tante nella vita. Nella saggezza di Cesare  – continua Minervini – c'era l'idea della forza mite che non si afferma con arroganza, ma  scava con pazienza. Abbiamo sognato la Puglia non com'è, ma come può  diventare. E i dati dimostrano che esiste un popolo di opinione da cui  non si potrà prescindere. Io sono molto contento del lavoro svolto e  soprattutto i ragazzi hanno dimostrato di avere le idee molto chiare e  una domanda di politica molto diversa. Abbiamo messo in campo una  proposta alternativa con un significato forte e ineludibile. Noi, con  Open, continueremo a essere la coscienza critica di questa coalizione  che nasce».
 
«Abbiamo sognato la Puglia non com'è, ma come può diventare. I pugliesi hanno chiesto a Michele Emiliano di costruirla. Noi gli auguriamo di  camminare sul sentiero del cambiamento».



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