Provincia, il consigliere Pendinelli chiede le dimissioni di Gabellone

Il consigliere d’opposizione di “Patto per il Salento” ha chiesto le dimissioni del numero uno di Palazzo dei Celestini per comportamento lesivo ai danni della dignità dell’ente.

Alla base della richiesta di Pendinelli ci sarebbero delle somme di denaro che Gabellone percepirebbe indebitamente grazie alla gestione della Fondazione "Ico Tito Schipa".

Giornata intensa questa mattina negli uffici della Provincia. Il consigliere d’opposizione Mario Pendinelli, attraverso una conferenza tenuta a Palazzo dei Celestini, ha sferrato un duro attacco al Presidente Antonio Gabellone ed alla sua amministrazione. Accuse che sono addirittura sfociate in una richiesta di dimissioni.

Il nodo cruciale della vicenda poggia le sue basi sul modo sbagliato in cui la giunta provinciale gestirebbe la fondazione Concertistica Orchestrale “Tito Schipa” di Lecce, di cui Gabellone è il Presidente del Consiglio di Amministrazione. L’orchestra leccese frutterebbe un compenso annuo di 14mila euro al numero uno di Palazzo dei Celestini. Somma che, secondo Pendinelli, sarebbe percepita indebitamente per legge. Il consigliere di “Patto per il Salento”, per rafforzare la sua tesi, fa riferimento al decreto legge del 2010 che disciplina le Economie negli Organi costituzionali, di governo e negli apparati politici e più precisamente all’articolo 5 ed al comma 2 dell’articolo 6. Il primo, infatti, stabilisce che “nei confronti dei titolari di cariche elettive, lo svolgimento di qualsiasi incarico conferito dalle pubbliche amministrazioni, può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute; eventuali gettoni di presenza non possono superare l’importo di 30 euro a seduta”.

Così si è espresso Pendinelli sulla questione: “Un’indennità che in Italia nessuno prende e in un periodo di crisi la cosa diventa ancor più scandalosa, per questo chiedo le dimissioni del presidente della Provincia”. È questa la principale accusa mossa dal consigliere d’opposizione che poi ha preso come esempio i casi delle Regioni Marche e Piemonte che, come la Provincia di Lecce gestiscono delle Orchestre, non ricevono alcuna indennità se non dei semplici gettoni di presenza.

Il consigliere si è poi concentrato più in generale sulla gestione politica che fa la maggioranza dell’ente provinciale. “Gabellone – dice – è l’unico presidente in Italia che percepisce 300 euro al mese come rimborso spese, nonostante sia dotato di macchina con autista personale. Sarebbe stato logico in questo periodo stabilire un taglio di stipendi ed indennità inutili, invece qui si supera ogni limite. Questo è un problema morale e qualsiasi risposta che verrà data per arrampicarsi sugli specchi non potrà mai essere condivisibile. Si continuano a fronteggiare spese inutili e in questo contesto storico è inaccettabile”.

Pendinelli, poi, si esprime sulla mancanza di confronto e sul modo in cui questa amministrazione ha gestito i rapporti con le opposizioni: “Dietro ad un’apparente cordialità, che è solo di natura formale, c’è una totale assenza di disponibilità e di apertura verso le idee ed i pensieri altrui. Cosa che quest'amministrazione ha ampiamente dimostrato nell'ultimo consiglio provinciale, dopo la mia question time legata alla richiesta di spiegazioni in merito alla cessazione del rapporto professionale con la Professoressa Giulia Celeste (che ricopriva da vent'anni il ruolo di segretario e ispettore dell'Orchestra della Fondazione), che non mi sono state fornite”. Una battuta, infine, sul rimpasto di giunta provinciale che prevede l’avvicendamento tra l’assessore Marcella Rucco e la consigliera comunale Nunzia Brandi e quello (che però ancora non è sicuro) tra Filomena D’Antini Solero e la forzista di Squinzano, Fernanda Metrangolo: "Che senso ha un cambio di due assessori provinciali a soli tre mesi dalla rivoluzione che subiranno gli enti provinciali, se non solo una sorta di contentini ad amici?".



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